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29 Ottobre 2009
FLORICOLTURA: SETTORE “APPASSITO”?

Si è riunito a Firenze il gruppo lavoro di Coldiretti Toscana sulla floricoltura composto da tecnici ed operatori del settore per esaminare le situazione del comparto floricolo e definire una strategia di rilancio.
La floricoltura che un tempo rappresentava uno dei settori trainanti dell’economia agricola regionale è entrata da alcuni anni in profonda crisi.
E’ crollata la produzione e sono diminuite le imprese impegnate nel settore. Le cause: diverse! Innanzitutto un mercato sempre più globalizzato con produzioni che arrivano da paesi extraeuropei dove si produce a costi molto ridotti. A fare la differenza sono soprattutto i costi della mano d’opera e dell’energia, senza sottovalutare gli aspetti ambientali; da noi infatti sia le tecniche di produzione che la gestione dei rifiuti seguono regole precise per tutelare l’ambiente.
Una delle strategie definite dal gruppo di lavoro è quella di qualificare il fiore “made in Tuscany” con una certificazione etica-ambientale che attesti l’adozione di processi rispettosi dell’ambiente e della mano d’opera.
Un settore quello floricolo che si caratterizza anche per la necessità di forti investimenti strutturali realizzati con l’accesso al credito. Le difficoltà di accesso alle linee di credito è un’altra delle questioni poste sul tappeto dal gruppo di lavoro di Coldiretti Toscana.
Un capitolo a parte riguarda l’organizzazione dei mercati floricoli, in particolare Pescia e Viareggio, nati in periodi in cui la floricoltura aveva numeri diversi ed esigenze diverse, devono ripensare il loro ruolo e trovare il modo di lavorare in sinergia.
Dalla riunione è emersa anche la difficoltà delle imprese floricole toscane di accedere agli incentivi previsti dal Piano di Sviluppo Rurale della Toscana.
Questi e molti altri problemi al centro della discussione del gruppo di lavoro di Coldiretti con la prospettiva di elaborare una proposta progettuale da presentare alla Regione Toscana, in primis, per una strategia di rilancio a breve, con interventi mirati previsti già nella Finanziaria regionale per il 2010, in corso di definizione, ma anche interventi di prospettiva di più ampio respiro da presentare ai canditati che si contenderanno, all’inizio del nuovo anno, la carica di Governatore della Toscana.

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