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1 Ottobre 2014
FRODI: TRIPLICATE FRODI A TAVOLA (+248%), SMASCHERATA IN TOSCANA LA MOZZARELLA DI BUFALA SENZA LATTE DI BUFALA

 FRODI: TRIPLICATE FRODI A TAVOLA (+248%), SMASCHERATA IN TOSCANA LA MOZZARELLA DI BUFALA SENZA LATTE DI BUFALA
 
Dal 2007 sono più che triplicate le frodi alimentari con un incremento record del 248% del valore di cibi e bevande sequestrati perché adulterati, contraffatti o falsificati. Dopo i numerosi casi dell’olio extravergine “tagliato” e adulterato, e alla recente truffa del Brunello di Montalcino, tocca questa volta ad un altro prodotto simbolo del nostro Made in Italy agroalimentare, la mozzarella di bufala, essere oggetto dell’ennesimo vergognoso tentativo di danneggiare il consumatore finale “adescato” da etichette ingannevoli e dall’interesse nei confronti di un prodotto apprezzatissimo. E’ quanto afferma Coldiretti Toscana (info su www.toscana.coldiretti.it) nel commentare il sequestro da parte del Corpo Forestale dello Stato di una ingente quantità di falsa mozzarella di bufala dagli scaffali di sette supermercati toscani. Il prodotto riportava in etichetta di essere realizzato con latte di bufala, mentre l’analisi degli ingredienti ha evidenziato che la maggioranza del latte adoperato era di altra natura, presumibilmente vaccina. Il tutto è partito da un controllo effettuato in un discount di Ponte Buggianese, dove i forestali del Comando Stazione di Pistoia hanno trovato esposte alla vendita confezioni di mozzarella falsamente etichettate. Il prodotto, inoltre, veniva commercializzato adoperando una testa di bovino stampigliata sulla confezione, con evidente richiamo al logo della mozzarella di bufala campana Dop, e veniva posto in vendita nel medesimo scaffale di quest’ultima.
 
Secondo Coldiretti in un controllo su tre effettuato dagli organi preposti sono state individuate non conformità. “Gli organi preposti al controllo – commenta Tulio Marcelli, Presidente Coldiretti Toscana – stanno facendo un grande e capillare lavoro sul territorio regionale e nazionale; lo dimostra anche questa operazione che ha permesso di togliere dal mercato, smascherare e sanzionare, un prodotto chiaramente ingannevole sia nell’etichetta, che nel contenuto. Nomi, foto ed etichette che richiamano luoghi, simboli e particolarità rappresentano un evidente tentativo di truffare il consumatore finale che altri strumenti non ha, se non quelli dell’etichettatura, per scegliere un prodotto piuttosto che un altro. E’ necessario studiare a fondo il fenomeno per supportare l’ottima e costante attività delle forze dell’ordine e stringere le maglie larghe della legislazione nazionale e comunitaria, con l’estensione a tutti i prodotti - conclude - dell’obbligo di indicare in etichetta la provenienza delle materie prime impiegate negli alimenti”.
 
Infine una nota sui timori dei consumatori. Le contraffazioni a tavolo sono – secondo uno studio di Coldiretti – quelle più temute con sette cittadini su dieci (77%) in allarme per le alterazioni, le contraffazioni e le falsificazioni dei prodotti alimentari.

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