“La durata media dell'impresa femminile è più lunga di quella maschile in agricoltura. E’ un dato significativo guardando al futuro. In Toscana operano 6mila donne imprenditrici che non hanno provenienza dal nostro paese e che assicurano il loro contributo economico, occupazionale e culturale. Ciò significa che abbiamo costruito percorso che consente oggi di fare le imprenditrici, e consente di far crescere la Toscana. Mi auguro che parta dalle donne la battaglia per riconoscimento di nazionalità dei bambini nati in Italia.
Multifunzionalità vuol dire che devono usare lingue navigare nel mondo, conoscere il marketing. Fare l'imprenditrice agricola (e anche l'imprenditore) non é quello che in tanti hanno ancora in testa. Imprenditore agricolo non è cittadino serie B. Tanti ora sono laureati. In agricoltura si deve usare le mani ma anche sempre più il cervello”. Ed infine un pensiero al Piano di Sviluppo Rurale: “Avremo a disposizione 960 milioni di euro di contributi. Dobbiamo sfruttare il fatto che l'agricoltura, a differenza di altri settori, comincia a respirare un po' meglio. Contiamo di far partire i Bandi a settembre ottobre”.
8 Marzo 2014
GIANNI SALVADORI (ASSESSORE REGIONALE ALL’AGRICOLTURA): “IN AGRICOLTURA MANI NON BASTANO, SERVE ANCHE CERVELLO”