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26 Novembre 2022
GIORNATA MONDIALE ULIVO: L’OLIO NUOVO DEBUTTA AI MERCATI DI CAMPAGNA AMICA TRA ASSAGGI E DEGUSTAZIONI

L’olio nuovo è sulle tavole del toscani. La Toscana celebra la Giornata Mondiale dell’Olivo con assaggi e degustazioni dell’olio appena franto dalle aziende olivicole della regione ai mercati di Campagna Amica di Coldiretti. L’olivicoltura regionale, diffusa su circa 100 mila ettari di superficie coltivata, situati per il 90% in zone collinari o di bassa montagna e distribuiti prevalentemente nelle province di Firenze, Grosseto, Siena e Arezzo, è reduce una stagione in recupero (+27%). La pianta simbolo della pace ha sofferto le conseguenze dei cambiamenti climatici in un anno profondamente segnato – sottolinea  Coldiretti Toscana - dal moltiplicarsi degli eventi estremi, fra maltempo e siccità, ma anche dalle tensioni internazionali con la guerra in Ucraina e i rincari di energia e materie prime che pesano su aziende e famiglie.

In questo scenario i costi delle aziende olivicole – evidenzia Coldiretti Toscana –sono aumentati in media del 50% e quasi 1 realtà su 10 (9%) lavora in perdita con il rischio di chiusura, secondo i dati Crea. A pesare, in particolare – continua Coldiretti Toscana – i rincari diretti e indiretti determinati dall’energia che vanno dal +170% dei concimi al +129% per il gasolio nelle campagne mentre il vetro costa oltre il 30% in più rispetto allo scorso anno, ma si registra anche un incremento del 35% per le etichette, del 45% per il cartone, del 60% per la banda stagnata, secondo l’analisi Coldiretti. Olivicoltori e frantoiani sono costretti a fronteggiare l’incremento dell’elettricità, i cui costi sono quintuplicati.

E se i costi crescono scendono i ricavi delle imprese, mentre il carrello della spesa delle famiglie registra aumenti dei prezzi al dettaglio per la maggior parte dei prodotti della tavola – spiega Coldiretti Toscana - con le nuove produzioni di olio extravergine d’oliva fra le più sensibili ai rincari. L’Italia – precisa Coldiretti Toscana – è fra i primi tre maggiori consumatori di olio extravergine di oliva al mondo subito dopo la Spagna e prima degli Stati Uniti e rappresenta il 15% dei consumi mondiali secondi elaborazioni Coldiretti e Unaprol sugli ultimi dati IOC (International oil council).

Gli italiani usano in media 8 chili a testa di olio extravergine di oliva e ogni famiglia spende in media 117 euro all’anno per acquistare olio d’oliva che è anche l’alimento più popolare sulle tavole nazionali, addirittura più di pane e pasta, utilizzato da oltre il 97% degli italiani nell’ultimo anno, secondo un’analisi di Coldiretti sui dati Istat sugli stili alimentari con una crescente attenzione verso il prodotto di qualità che ha favorito la nascita di corsi e iniziative come la Evo School di Unaprol che forma gli esperti dell’olio del ventunesimo secolo. Per quel che riguarda i consumi interni – evidenzia Coldiretti Toscana – resta forte la propensione all’acquisto all’interno delle grandi catene commerciali ma cresce la tendenza all’acquisto diretto dalle aziende agricole nei mercati degli agricoltori di campagna amica e dai frantoi.

Il consiglio di Coldiretti Toscana per sostenere le aziende e non cadere nell’inganno del falso Made in Italy è quello di scegliere verificando attentamente l’etichetta.  Sulle bottiglie di extravergine ottenute da olive straniere in vendita nei supermercati – denuncia Coldiretti Toscana – è quasi impossibile nella stragrande maggioranza dei casi, leggere le scritte “miscele di oli di oliva comunitari”, “miscele di oli di oliva non comunitari” o “miscele di oli di oliva comunitari e non comunitari” obbligatorie per legge nelle etichette dell’olio di oliva.

La Toscana – evidenzia Coldiretti - può vantare una qualità che non ha eguali al mondo, con ben 5 tra Dop e Igp: Chianti Classico Dop, Terre di Siena Dop, Lucca Dop, Seggiano Dop e del Toscano IGP, la più importante produzione di qualità a livello nazionale con oltre 9.000 tra produttori e trasformatori, su 23.160 totali a livello nazionale. 

Per sostenere le produzioni nazionali, resistere ai cambiamenti climatici e difendere la sovranità alimentare nazionale con la dieta Mediterranea – afferma Coldiretti Toscana – serve un piano strategico per la realizzazione di nuovi impianti olivicoli con varietà italiane, risorse per contrastare l’aumento vertiginoso dei costi di gestione delle aziende agricole e realizzare nuovi sistemi di irrigazione e di stoccaggio delle acque.

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