La discesa repentina della colonnina di mercurio con temperature minime anche al di sotto dei 7 gradi nei giorni delle merla rischia di incidere ulteriormente sul numero di cittadini a letto con l’influenza. A dirlo è Coldiretti Toscana sulla base dell’ultima rivelazione di Influent secondo cui l’incidenza delle sindromi simil-influenzali in regione ha superato gli 11 casi ogni 1000 assistiti contro una media nazionale di 8,8 casi. I bambini tra gli 0 ed i 4 anni (34,11) e 5-14 anni (13,28) sono i più colpiti. Per combattere raffreddore e mal di gola partendo da una corretta dieta a base di frutta, verdura e prodotti agricoli di stagione, Coldiretti ha stilato una vero e proprio ricettario dei rimedi contadini che contribuiscono a rafforzare le difese immunitarie fornendo al corpo il necessario per restare in salute.
E’ scientificamente provato – spiega Coldiretti Toscana – che una corretta dieta a base di vitamina C e sali minerali sia una validissima alleata contro le malattie da raffreddamento e non c’è dubbio che l’alto contenuto di questa vitamina negli agrumi, ma anche nei kiwi, ha un effetto benefico contro le scorie (radicali liberi) che “annientano” l’organismo e che sono prodotte, proprio dal nostro corpo, in grandi quantità nel periodo invernale. E allora – continua Coldiretti Toscana – invece di abusare di sostanze multivitaminiche che vanno tanto di moda oggi, è meglio preferire gli agrumi e tutta la frutta e verdura di stagione, preparando spremute e centrifugati, che il nostro Bel Paese ci offre in questo momento con benefici per il portafogli e il palato.
Proprio gli agrumi sono i grandi protagonisti degli antichi rimedi contadini. Se contro mal di gola – continua Coldiretti Toscana – si consiglia di fare gargarismi con succo di due limoni diluiti in mezzo bicchiere d’acqua e sale, contro il raffreddore basta tagliare un limone in due, versarne un po’ di succo nel palmo della mano e aspirarlo. La fastidiosa tosse può essere sedata poi – spiega Coldiretti Toscana – bevendo il succo di un limone con un cucchiaio di miele.
In caso di gola infiammata è utile anche fare degli sciacqui con 6 cucchiai di aceto di mele aggiunto a mezzo bicchiere di acqua. Per la raucedine il toccasana è un centrifugato di carote fresche e un cucchiaino di miele da bere durante la giornata. E se si aggiungono problemi bronchiali i nonni contadini preparavano un decotto con 2 o 3 cucchiai di semi di lino, acqua e mezzo bicchiere di vino rosso fatti bollire per 2 o 3 minuti. Il tutto va versato su una salvietta di cotone o di lino da piegare e mettere sul petto, lasciandolo fino a quando diventerà freddo. E per la convalescenza, nessun dubbio, mangiare pomodori crudi molto maturi o berne il succo aiuta – precisa Coldiretti Toscana – a tornare presto in forma.
Ma per combattere il freddo è importante anche aumentare le calorie consumate, iniziando la mattina con latte, miele o marmellata e portando poi a tavola soprattutto zuppe, verdure, legumi e frutta, aiuta a rafforzare, con l’apporto di vitamine, le difese immunitarie. Con la discesa del termometro arriva infatti il “permesso” ad aumentare le calorie consumate in relazione ad attività, sesso, età e necessità personali.
Fondamentale – sottolinea Coldiretti Toscana – è assumere verdure di stagione, soprattutto quelle ricche di vitamina A (spinaci, cicoria, zucca, ravanelli, zucchine, carote, broccoletti, ottimi anche cipolle e aglio possibilmente crudi per la valenza antibatterica non indifferente) perché danno il giusto quantitativo di sali minerali e vitamine antiossidanti che sono di grande aiuto per combattere le conseguenze dello stress del cambio di stagione sull’organismo.
Nella dieta – prosegue Coldiretti Toscana – non vanno trascurati piatti a base di legumi (fagioli, ceci, piselli, lenticchie, fave secche) perché contengono ferro e sono ricchi di fibre che aiutano l’organismo a smaltire i sovraccarichi migliorando le funzionalità intestinali. Va infine ricordato che in un soggetto normale l’assunzione di proteine deve essere compresa tra 0,8- 1,3 grammi di proteine per chilo di peso corporeo, per cui – conclude Coldiretti Toscana – una buona dose di carne nella dieta non può fare che bene.