20 milioni di euro per la seconda edizione dei Progetti Integrati di Filiera (Pif): con 6 milioni destinati alla filiera corta, 3,5 milioni l’olio d’oliva. Investimenti anche su ortofrutta, vino, florovivaismo e zootecnia. Dai Pif grande impulso al Progetto Coldiretti per una filiera corta agricola tutta italiana.
Tulio Marcelli, Presidente Coldiretti Toscana: “Pif strumento intelligente per creare occasioni per imprese e consumatori”.
I Progetti integrati di filiera (PIF) rafforzano la rete di vendita diretta toscana. 6 dei 20 milioni di euro messi a disposizione dalla Regione Toscana attraverso la seconda edizione dei Progetti Integrati di Filiera sono infatti destinati alla filiera corta. La Toscana, attraverso uno strumento innovativo come i PIF, è così la prima regione in Italia a finanziare iniziative mirate a stimolare la nascita di nuovi punti vendita gestiti direttamente dalle aziende agricole. “Queste risorse daranno un forte impulso alla rete della vendita diretta e al progetto per una filiera corta tutta italiana sostenuto dalla nostra Organizzazione – commenta Tulio Marcelli, Presidente di Coldiretti Toscana – è un segnale importante da parte della Regione in un momento non certo facile per l’economia agricola e per il cittadino-consumatore. Le risorse messe a disposizione saranno strategiche per ampliare la rete di vendita ed incentivare l’apertura tra l’altro delle Botteghe di Campagna Amica, ma anche per consentire al consumatore di avere più momenti ed occasioni per scegliere dove e come fare la spesa e quali prodotti acquistare. I Pif diventano così, un modo intelligente per costruire filiere più efficienti e poter offrire ai consumatori produzioni locali di alta qualità a prezzi convenienti”.
Ancora prematuro fare previsioni, ma Coldiretti è sicura che le risorse destinate alla vendita diretta “saranno strategiche per l’apertura di diverse Botteghe di Campagna Amica in tutto il territorio regionale”. Coldiretti stima che saranno attivati circa 30 progetti di filiera e saranno coinvolte, stando ad una prima ricognizione, circa un centinaio di imprese agricole.
Una quota importante del finanziamento, pari a 3,5 milioni di euro, sarà invece destinata alla filiera dell’olio di oliva, un comparto tra i più tipici della Toscana che oggi sta attraversando una crisi profonda. La restante porzione di Pif, circa 10,5 milioni di euro, saranno investiti in tutte le altre filiere: ortofrutta, vino, olio, florovivaismo, zootecnia, cerealicolo ed altri.
Questa seconda edizione dei Progetti integrati di filiera riserva uno spazio per le produzioni minori e finanzia anche progetti che riguardano più prodotti e più filiere. E’ possibile, in questo modo, creare relazioni e sinergie tra i vari comparti produttivi agricoli e valorizzare i prodotti toscani.
“I Pif – conclude Marcelli – hanno dimostrato di essere uno strumento efficace per mettere in moto meccanismi di filiera che rispondono alle logiche di qualità, trasparenza e certezza dell’origine”.