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1 Marzo 2016
IL PROFILO DI ANTONIO DE CONCILIO NEO-DIRETTORE DI COLDIRETTI TOSCANA


Antonio De Concilio, approda alla guida di Coldiretti Toscana, espressione massima nell’immaginario collettivo del “made in”, dopo aver avuto due esperienze da direttore regionale in altre due straordinarie realtà, Puglia e Piemonte.
Cinquantanove anni, di origini salernitane, il nuovo direttore che assume le sue funzioni a partire dal 1 marzo, dopo aver maturato un corposo curriculum. 
Entra in Coldiretti nel 1979, quando è ancora studente in Medicina all’Università Federico II di Napoli. La prima esperienza è ad Avellino, dove, nell’80, ha modo di impegnarsi professionalmente e socialmente, nel prestare soccorso alle popolazioni colpite dal sisma e nel coordinare la task force attivata dall’Organizzazione. Inizia dall’Irpinia dove ben presto diventa vice direttore della federazione il suo percorso, un crescendo di esperienze che si sono andate affinando e consolidando, sino a quando, nel 1987, ottiene il primo incarico da direttore e gli viene affidata la Coldiretti di Frosinone. Nel 1994 approda a Benevento, nel 2001 a Caserta, dove è chiamato ad affrontare emergenze ambientali di pesante rilevanza: dall’emergenza diossina, provocata dalle eco-mafie, a ai devastanti danni causati dalle gelate primaverili del 2003. L’anno successivo arriva a Foggia, dove comincia a lavorare al progetto di filiera dell’olio. A novembre del 2007 assume la direzione regionale di Coldiretti Puglia, che, a partire dal 2009, con la pubblicazione dei bandi del Programma di Sviluppo Rurale, promuove ben 17 Progetti integrati di Filiera, siglando altrettanti accordi commerciali, con i primi tentativi di collegamento con La Filiera Agricola Italiana. Dal febbraio del 2013 è Componente del Consiglio della Confederazione Nazionale Coldiretti. L’anno successivo è a Torino, dove assume le redini di Coldiretti Piemonte. Ad attenderlo c’è adesso una nuova prestigiosa tappa: la Toscana, dove De Concilio troverà terreno favorevole per utilizzare l’esperienza acquisita e la creatività e la capacità di comunicazione che gli sono proprie, per far decollare, sull’onda dei futuri bandi del Psr, nuove importanti iniziative imprenditoriali.

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