I nonni in soccorso dei bilanci di quattro famiglie su dieci (40%) stritolate tra inflazione e caro bollette. Con il 22% delle famiglie toscane che non riesce a far fronte alle spese impreviste ed il 40,2% a risparmiare secondo l’Istat, il ruolo dei nonni va ben oltre il tramandare la storia famigliare, i ricordi, le tradizioni. Senza l’aiuto economico dei nonni molte famiglie oggi sarebbero in grande difficoltà. A dirlo è Coldiretti Toscana sulla base della rilevazione on line sul sito www.coldiretti.it. “La presenza degli anziani all’interno della famiglia si sta dimostrando fondamentale per affrontare le difficoltà economiche e sociali di molti cittadini alle prese con spese e rincari oggi imprevedibili. Siamo in un contesto dove una bolletta più alta del solito può mandare in crisi una famiglia. – spiega Sergio Ballini, Presidente dei Pensionati di Coldiretti Toscana – I nonni sono diventati sempre più centrali nella quotidianità di una famiglia: accudiscono i nipoti dove entrambi i genitori lavorano o sono nell’impossibilità di conciliare lavoro-famiglia e aiutano economicamente provvedendo a pagare la spesa o far fronte a spese impreviste. Questo accade con sempre più spesso e non è un bel segnale”.
Tra toscani che beneficiano della presenza di un pensionato in casa, quasi i due terzi (63%) – rileva Coldiretti Toscana - dichiarano che i nonni sono un fattore determinante per contribuire proprio al reddito familiare, mentre il 22% guarda a loro come un valido aiuto per accudire i propri figli, magari per portarli a scuola e seguirli anche una vola tornati a casa. Una possibilità che dà fiducia ma consente anche di risparmiare su doposcuola e baby sitter. Ma esiste anche una ridotta percentuale del 15% - aggiunge Coldiretti Toscana - che trova dai nonni un aiuto a livello lavorativo, soprattutto per chi ha un’attività, dall’agricoltura all’artigianato, fino al commercio, e può così beneficiare dell’esperienza accumulata da chi è ora in pensione. L’altro ruolo è quello della salvaguardia delle colture storiche, della lotta allo spopolamento dei borghi e delle frazioni più marginali e del mantenimento delle tradizioni popolari”.
Come nella migliore tradizione agricola – spiega Coldiretti Toscana – la presenza degli anziani fra le mura di casa è quindi quasi sempre considerata un valor aggiunto all’interno di un welfare familiare che deve fare i conti sia con la gestione delle risorse economiche disponibili sia con quella del tempo e dei figli in situazioni dove molto spesso entrambi i genitori lavorano e sono fuori casa la maggior parte della giornata.
La presenza dei nonni – sottolinea Coldiretti Toscana – è sempre più importante anche rispetto alla funzione fondamentale di conservare le tradizioni alimentari e guidare i più giovani verso abitudini più salutari nelle scuole e nelle case. Uno stile nutrizionale – ricorda Coldiretti Toscana – basato sui prodotti della dieta mediterranea come pane, pasta, frutta, verdura, carne, olio extravergine e il tradizionale bicchiere di vino consumati a tavola in pasti regolari che ha consentito – continua Coldiretti Toscana – una speranza di vita tra le più alte a livello mondiale pari a 79,7 anni per gli uomini e 84,4 per le donne che in Toscana si traduce con un maggior numero di centenari con 100 anni ed oltre, 1.519 (+17%) e 510.430 over 75 con un incremento del 2,5%.