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26 Febbraio 2011
LATTE ALLA SPINA, 43 DISTRIBUTORI IN TOSCANA

E’ boom di distributori di latte crudo in Toscana. La filiera è…corta anche per il latte dove negli ultimi tre anni sono stati installati in piazze, parcheggi, piazzole limitrofe a strade urbane e nei cortili delle aziende 43 milk slot machine (mappa su www.milkmap.com) coinvolgendo 70 aziende zootecniche tra dirette e cooperative, un migliaio di bovini da latte e 30 mila famiglie, ogni settimana, circa 1,5 milioni in un anno, che hanno potuto riscoprire, riaccendendo la forza dei ricordi e dei momenti, il sapore e il profumo del latte vero, quello appena munto, che mamme e nonne portavano in tavola a colazione.
Oltre 30 mila litri di latte prodotti e consumati settimanalmente in tutta la Regione per un bacino di consumatori sempre più in crescita. Lucca con dieci distributori, Pisa con 8 e Firenze e Livorno con 5, Pistoia con quattro, Massa Carrara e Siena con tre, le province dove il sistema di vendita diretta di latte alla spina è molto più di un semplice spot. Il latte crudo rientra così nelle case (e nella vita) dei toscani, non solo sotto forma di formaggio.
A fornire un quadro delle realtà di vendita diretta su scala regionale è Coldiretti Toscana (info www.toscana.coldiretti.it) che sul progetto di filiera corta, in collaborazione con la Regione Toscana e le Amministrazioni locali, ha puntato parte del futuro dell’agricoltura. Una filiera che sta contribuendo a ridare centralità e indipendenza alla zootecnica da anni soggiogata al tira e molla del prezzo con i caseifici industriali e la grande distribuzione, e aggravata dall’incisività dei costi di produzione e della burocrazia aumentati del 25%. “I distributori di latte crudo – spiega Roberto Nocentini, Presidente Allevatori Toscana e Presidente Coldiretti Firenze Prato – hanno contribuito a riportare entusiasmo, positività e reddito nel settore della zootecnia. Le aziende sono tornate ad investire acquistando capi da latte per rifornire i distributori ogni giorno, si sono strutturate e hanno trasformato un’attività agricola tradizionale in un’attività agricola moderna rivolta sempre più al consumatore. La vendita diretta di latte crudo è una realtà oggi importante per il sistema agricolo regionale, e per migliaia di famiglie. Le nostre stime parlano di oltre 30 mila famiglie, in tutta la Toscana, che settimanalmente escono di casa e acquistano, dai distributori, il nostro latte. il dato diventa straordinario nell’arco di un anno: circa 1,5 milioni di persone si riforniscono dai nostri distributori­. Un latte di qualità ad un prezzo equo e giusto: un equilibrio che speriamo di trovare anche alla luce delle trattative con i caseifici industriali”. E sono tanti, a volte curiosi, gli esempi in Toscana che raccontano le sfide degli allevatori toscani, come la storia del giovane pastore Vincenzo Iacopetti che ha deciso di installare, investendo di tasca propria, a Pieve San Paolo, nel Comune di Capannori, un distributore a dieci passi (contati) dalle sue stalle.
Ma non c’è solo il latte sfuso, in Toscana c’è anche chi è andato oltre lanciando il primo gelato a km zero e la prima gelateria di “Campagna Amica” a Massa rifornita ogni giorno, feste comprese, dall’azienda agricola di Mariella Lenzetti, si proprio una donna, che sui distributori, e annessa fattoria didattica per ospitare scolaresche, ha praticamente puntato tutto: sono tre le latterie che rifornisce ogni giorno tra Massa e Montignoso.
Anche nella Garfagnana il latte alla spina va forte con oltre 5 mila litri di latte “bevuti”, è il caso di dirlo, ogni sette giorni. Lì ci sono le mucche di Stefano Baisi, Graziano Tardelli, Vittorio Rocchiccioli e l’Antica Fattoria. A Pistoia invece, il latte viene trasformato in yogurt e conferito alle mense scolastiche. All’Oasi di Baugiano, a Quarrata, Stefania e Luca, producono uno yogurt 100% naturale rendendo i ragazzi protagonisti attraverso un progetto che li porta, due volte la settimana, in stalla per seguire passo dopo passo tutte le operazioni. Ad Arezzo, uno dei due distributori, è stato invece installato nella gelateria “Soft” di Via Garibaldi: il latte proviene dalla cooperativa agricola di Montemercole mentre a Pisa il distributore è direttamente collegato alla fattoria dell’Università, a pochi passi dalla Chiesa di San Pietro a Grado. A Firenze uno dei distributori si trova invece al centro sociale “Il Giardino” e il latte è quello dei fratelli Giampiero e Carlo Finocchi. Ma per saperne di più c’è anche una mappa consultabile online su www.milkmaps.com. “E’ un’esperienza che in Toscana – conclude Tulio Marcelli, Presidente Regionale Coldiretti – permette di risparmiare qualcosa come 30 mila cartoni-contenitori a settimana. Un risparmio in termini di sostenibilità perché sono utilizzate bottiglie di vetro che possono essere acquistate a soli 20 centesimi ai distributori e riutilizzate dopo averle lavate, e in termini ambientali. Ed economici: basta solo 1 euro per garantirsi un litro di latte bianchissimo, non trattato, e sicuro al 100% contro l’1,65/1,70 euro a litro al cartone in qualsiasi negozio della grande distribuzione. Ogni giorno, 24 ore al giorno, 365 giorni l’anno in tutta la Toscana”.

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