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30 Gennaio 2013
LAVORO: BOOM PER IMPARARE A POTARE GLI OLIVI, IL 60% SONO DISOCCUPATI

Tutti in fila per imparare l’arte della potatura. Di questi tempi, tempi durissimi per chi è alla ricerca di un impiego, anche stagionale, potare gli olivi è diventato un obiettivo per molti. Sicuramente lo è per i 30 iscritti al corso di potatura promosso da Coldiretti che inaspettatamente si è vista recapitare, in poche settimane, una trentina di domande da tutte le zone della Toscana. Il 60%, 18 iscritti, sono disoccupati e “questo la dice lunga – spiega Tulio Marcelli, Presidente Coldiretti Toscana – sul grande interesse nei confronti del settore agricoltura da parte di chi è in cerca di un lavoro, anche solo per alcuni mesi. Non solo stranieri, ci sono sempre più italiani che si affacciano, o tornano a farlo, nelle campagne dove la manodopera è essenziale in diversi momenti dell’anno; penso alla potatura e alla vendemmia”.
 
La stagione della potatura sta per iniziare e durerà fino alla fine di marzo. “La potatura degli olivi – sottolinea Marcelli - è sicuramente uno di quei momenti, nell’arco dell’anno, in cui le aziende agricole possono diventare un’opportunità di lavoro reale, una prospettiva da non trascurare e da non sottovalutare; considerando la diffusione dell’olivicoltura nella nostra regione credo sia un’opportunità importante per chi ha voglia di lavorare a contatto con la natura”.
Su 30 iscritti ben 6 hanno un’età inferiore ai 30 anni, 13 tra i 30 ed i 50 anni ed 11 superiore ai 50 anni. Il più giovane ha 24 anni mentre il più anziano 72anni. “E’ una chance in più, e non una garanzia di lavoro. Il corso non assicura un posto di lavoro ma le competenze. – precisa Sandro Stoppioni, Responsabile dell’Area Formazione e Sviluppo di Coldiretti – Tutti però possono imparare a potare gli olivi. C’è un detto: impara l’arte e mettila da parte”.
 
Il corso, una vera e propria full-immersion, mette in condizione i corsisti di acquisire le competenze necessarie per gestire al meglio la potatura dell’olivo in sole 12 ore: una parte è dedicata alla teoria con lezioni di fisiologia e botanica della pianta dell’ olivo, della sua coltivazione e dei vari metodi di allevamento nonché una illustrazione degli strumenti usati per questa pratica (si terrà presso la sede regionale di Coldiretti a Firenze in Via Villa Demidoff), mentre una parte, ben 8 ore, alla pratica vera e propria con esercitazione sulle piante dei vari tipi di taglio e cura.
Ma non ci sono solo inoccupati o disoccupati che vogliono imparare, c’è anche chi vuole recuperare gli oliveti magari trascurati o rimetterli a regime che, secondoColdiretti, sono rappresentati da circa 4 milioni di alberi in tutta la Regione. “Questo è il segnale più bello di tutti – ammette Marcelli – il 40% degli iscritti sono proprietari che stanno rimettendo a coltura terreni rimasti abbandonati o trascurati per anni”.
 
Per informazioni scrivere a caict.toscana.formazione@coldiretti.it.

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