Il Consorzio per la tutela dell’Olio Extravergine di Oliva Toscano IGP ha chiesto ed ottenuto dal Mipaf l’incarico per la tutela legale del prodotto. Filippi (Presidente Consorzio tutela): ““Siamo soddisfatti per questo traguardo che ci conferirà pieno titolo ad intervenire nella lotta contro eventuali tentativi di imitazione e di frode, in Italia e all’estero”.
L’olio TOSCANO IGP è un prodotto da record. L’unico olio a indicazione geografica protetta – IGP- che l’Italia annovera tra i suoi 40 oli delle sue 228 produzioni tutelate, il prodotto che ha saputo conservare le sfumature della propria terra e proporle grazie alle sue 8 sottozone ai toscani, veri intenditori dell’olio di qualità, e al mondo col nome TOSCANO. E’ un prodotto che dal 1998, anno di riconoscimento, detiene il primato di quantità certificata, primato che ora comincia ad essere incalzato da qualche DOP dell’Italia del Sud, ma a chi non è nota la diversa struttura degli olivi. Ciò nonostante, l’olio TOSCANO IGP rappresenta il prodotto maggiormente venduto fuori dall’Italia e forse anche quello più imitato. E’ proprio per contrastare questo attacco, l’agropirateria, che il Consorzio per la tutela dell’Olio Extravergine di Oliva Toscano IGP ha chiesto ed ottenuto dal Ministero delle Politiche agricole, Alimentari e Forestali l’incarico per la tutela.
“Siamo soddisfatti per questo traguardo, afferma il Presidente del Consorzio Fabrizio Filippi, che ci conferirà pieno titolo ad intervenire nella lotta contro eventuali tentativi di imitazione e di frode, in Italia e all’estero. Un ulteriore passo in avanti nella tutela di un prodotto che appartiene alla nostra Regione e che la identifica in modo inequivocabile in tutto il mondo”.
Il Consorzio, nato nel 1997, ha negli anni attuato strategie di aggregazione operando affinché tutto l’olio prodotto in Toscana e corrispondente alla qualità prevista dal disciplinare, potesse fregiarsi dello storico nome. La Toscana è interamente compresa nell’areale di produzione, ossia l’intero territorio regionale è posto sotto la IGP, ed esclusivamente dagli oliveti che crescono in Toscana possono essere raccolte le olive destinate alla produzione dell’olio extra vergine di oliva TOSCANO IGP, oltre 270 mila ettari di oliveti iscritti al regime di controllo per quasi 7.200.000 piante.
Numeri rilevanti di una filiera completa, riunita interamente nel suo Consorzio: 11.535 olivicoltori, 315 frantoi e 606 imbottigliatori per un totale di 11.510 iscritti, ancora una volta un record, una dimensione unica nel panorama dei consorzi delle denominazioni italiane, tanto da essere premiata già nel 2009 dalla Fondazione Qualivita con il riconoscimento “Premio Spighe Qualivita-Vie del Gusto”. La produzione del raccolto 2010 imbottigliata come TOSCANO IGP ha raggiunto Kg 3.891.739, così vicina alla produzione massima certificata in tutta la storia del Toscano nel 2008 di Kg 3.914.016.
Tanti elementi positivi devono riuscire a riportare un po’ di luce in un comparto che da alcuni anni sta soffrendo in maniera profonda il crollo dei prezzi dell’olio extra vergine di oliva anche per i produttori toscani. Proprio in questi mesi estivi è stata avviata dalla Regione Toscana una riflessione complessiva sul settore, a cui partecipano tutte le componenti del mondo olivicolo compreso il Consorzio dell’olio Toscano IGP, per individuare le azioni possibili per limare i costi e rilanciare l’utilizzo di questo prodotto principe della Dieta Mediterranea, tanto declamato quanto poi ignorato nei carrelli della spesa e soprattutto mai presente tra gli ingredienti confezionati.
Il Consorzio, con i suoi 11.535 operatori da rappresentare, ha confermato la piena disponibilità ad iniziative di valorizzazione del prodotto, mettendo in campo attività di promozione e tutela, oltre ad organizzare l’attività di vigilanza anche per tutelare i tanti consumatori che hanno sempre riservato la loro fiducia al TOSCANO IGP.
