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4 Febbraio 2012
Maltempo: oltre 50mln i danni all’agroalimentare

 Almeno due milioni di mucche e maiali nelle stalle isolate rischiano di rimanere senza acqua e cibo per le difficolta' di garantire l'approvvigionamento dei mangimi sulle strade e per i danni provocati dal gelo alle condutture che portano l'acqua agli abbeveratoi. E' la Coldiretti a lanciare l'allarme sulle difficolta' dell'allevamenti italiani che sono localizzati soprattutto nelle campagne delle regioni interessate dal maltempo. Per pulire le strade secondarie e garantire l'alimentazione degli animali sono mobilitati anche molti agricoltori della Coldiretti con trattori utilizzati come spalaneve e spandiconcime adattati per la distribuzione del sale contro il gelo.
Secondo la Coldiretti ammontano gia' ad oltre 50 milioni di euro i danni provocati fino ad ora dal maltempo all'agroalimentare nazionale soprattutto per il caos nei trasporti che impedisce la consegna dei prodotti deperibili come latte, fiori, frutta e verdura che rischiano di essere gettati ma danni ci sono anche alle piante che cedono sotto il peso della neve mentre il gelo sta bruciando le coltivazioni invernali in campo e si registra una impennata nei costi di riscaldamento delle serre. Nel marchigiano e' crollato il tetto di una stalla con 40 mucche ma molte strutture agricole sono in difficolta' per la neve. A rischio fino ad ora ci sono cavoli, verze, cicorie, carciofi, radicchio e broccoli, ma se la temperatura dovesse rimanere a lungo sotto i dieci gradi a soffrire sarebbero anche le piante di olivo e la vite come e' accaduto - precisa la Coldiretti - con il grande freddo del 1985 i cui effetti sono durati anni. Ogni giorno - continua la Coldiretti - sulle strade italiane circolano circa cinquantamila tonnellate di prodotti alimentari deperibili tra latte, fiori, frutta e verdura che quotidianamente lasciamo le aziende agricole e le stalle per raggiungere stabilimenti e quindi negozi e supermercati. Se le condizioni della circolazione non ritorneranno entro pochi giorni alla normalita' presto gli alimentari freschi - conclude la Coldiretti - mancheranno dai negozi ed e' in agguato il pericolo di speculazione nei prezzi.

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