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31 Dicembre 2009
MALTEMPO: TULIO MARCELLI IN VISITA ALLE AZIENDE PISANE DANNEGGIATE

Il Presidente regionale in visita alle aziende agricole danneggiate.
Prima tappa a Vecchiano alle ore 12.
Oltre 200 le aziende, e 3 milioni di euro i danni stimati.
Fabrizio Filippi, Presidente Provinciale Coldiretti:
“Consorzi bonifica: ripensare e valorizzare loro ruolo”.

Il Presidente Regionale di Coldiretti, Tulio Marcelli, in visita, domani, giovedì 31 dicembre, alle aziende agricole danneggiate dal maltempo e dallo straripamento del fiume Serchio. Il Presidente Regionale, massimo rappresentante dell’organizzazione agricola, sarà in Provincia di Pisa per visitare le aziende colpite (alle 12 sarà nel Comune di Vecchiano), e portare la solidarietà, e soprattutto, rassicurazioni, sugli interventi a sostegno del settore che ha subito ingentissime perdite. Sono oltre 200 le aziende agricole gravemente compromesse dal maltempo. Le più colpite le aziende che producono ortaggi e frutta. Stimato tra i 2 e 3 milioni di euro, ad oggi, il danno economico; danno che è destinato a salire giorno dopo giorno se le piogge non cesseranno e l’acqua nei campi tarderà a defluire.
Ad accompagnare Marcelli, i vertici della Coldiretti Provinciale guidati dal Presidente, Fabrizio Filippi, che subito si sono mobilitati per fare la conta dei danni e chiedere interventi, a livello nazionale, attraverso il Presidente, Sergio Marini, informato in tempo reale sulla catastrofe pisana (e toscana). La visita di Marcelli, toscano doc, “ha una forte valenza istituzionale, politica e di solidarietà – spiega Filippi – nei confronti del mondo dell’agricoltura danneggiato da questa catastrofe che sta compromettendo seriamente il futuro agricolo della nostra Provincia e della vicina Versilia. Marcelli sarà il portavoce della nostra organizzazione e si impegnerà, come sempre ha fatto, a garantire il massimo aiuto e sostegno alle aziende agricole. Questa catastrofe ci obbliga, se ancora ci fossero dubbi, ad interrogarci sul futuro del territorio che sta subendo un progressivo abbandono, unito al rapido processo di urbanizzazione e cementificazione spesso incontrollato che non è stato accompagnato da un adeguamento della rete di scolo delle acque.
E’ necessario valorizzare, e se necessario, ripensare, l'opera dei Consorzi di bonifica, che sono strutture fondamentali per la gestione del territorio. Pensiamoci bene prima di agire, e pensare di fare a meno, nella ricorsa ai tagli ai costi della politica, di questi strumenti”.

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