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18 Dicembre 2008
MARCELLI AL VERTICE DI TERRANOSTRA NAZIONALE

Nel Consiglio anche il livornese Simone Ferri Graziani

La Toscana conquista la leadership nazionale della rappresentanza. Terranostra nazionale, infatti, ha scelto di affidare la presidenza a un  toscano e di eleggerne un altro nel suo massimo organismo direttivo. A guidare l’associazione agrituristica di Coldiretti, per i prossimi quattro anni, infatti, sarà Tulio Marcelli, volto e nome noto nella nostra regione. Con lui, ci sarà Simone Ferri Graziani, altro toscano doc e presidente di Coldiretti Livorno, eletto consigliere nazionale dell’associazione.
Marcelli è un giovane imprenditore agricolo aretino, con azienda specializzata nella produzione di olio extravergine d’oliva e vinsanto, a cui, di recente, ha affiancato una elegante e raffinata struttura per offrire ospitalità in fattoria e, da due anni, è alla guida di Coldiretti Toscana. E’ stato lui, il 27 novembre scorso, a concludere in piazza Santa Croce a Firenze la più importante manifestazione dell’agricoltura che la storia toscana ricordi. Ed è stato lui a ricordare, tra i motivi della grande mobilitazione di Coldiretti, la necessità di migliorare, tra le altre, la norma agrituristica, che oggi penalizza l’offerta regionale.
Giovane, con i suoi 36 anni compiuti da poco, sposato e padre di tre splendide bambine, il neo presidente nazionale vanta un curriculum sindacale importante e solido. Da Coldiretti Arezzo, dove si è formato e ha mosso i primi passi, è diventato il numero uno dell’organizzazione toscana e, adesso, ha preso le redini e si prepara a guidare la più importante associazione agrituristica italiana.  “Inutile dire che assumo questo compito con grande senso di responsabilità e con la convinzione che il lavoro da fare è tanto, anche perché l’agriturismo incontra sempre più i favori e le preferenze dei consumatori e  rappresenta la punta di diamante della multifunzionalità agricola. Non dimentichiamo che proprio l’agriturismo è stato il primo front office tra l’agricoltura e i consumatori ed  è tuttora lo strumento che consente ai produttori  di comprendere e interpretare i bisogni dei cittadini, in materia di qualità, sicurezza alimentare, rispetto dell’ambiente, oltre ad essere un meccanismo per accorciare la filiera: i turisti che soggiornano in azienda infatti sono i primi consumatori dei nostri prodotti. Sono temi importanti, su cui dovremo lavorare con decisione, per creare nuovi sbocchi di mercato per le imprese che rappresentiamo. E in questo sarà fondamentale il ruolo svolto dalla Fondazione Campagna Amica, promossa da Coldiretti per facilitare l’incontro tra chi produce e chi acquista, di cui Terranostra è un importante braccio operativo. Un altro fronte su cui dovremo muoverci rapidamente è quello normativo: è necessario, proprio cominciando dalla Toscana, eliminare i vincoli che frenano l’attività e che penalizzano ingiustamente le aziende, cercando, attraverso un attento monitoraggio del quadro legislativo esistente, di rendere uniformi le disposizioni regionali, per facilitare il consumatore che, quando acquista una vacanza in agriturismo, deve avere informazioni chiare e trasparenti”.
La Toscana, terra agrituristica per eccellenza, che vanta il maggior numero di strutture e il più alto indice di gradimento tra i consumatori, è ben rappresentata all’interno di Terranostra nazionale. Nell’esecutivo nazionale come detto,  lavorerà un altro imprenditore toscano. E’ Simone Ferri Graziani, giovane dirigente di Coldiretti, titolare di un’azienda a conduzione olivicola e cerealicola in provincia di Livorno, dove ha ricavato una struttura agrituristica molto apprezzata. Al momento della sua elezione, ha ribadito: “L’agriturismo toscano è un modello nazionale: noi vogliamo che continui ad esserlo, per questo, a livello regionale, lavoreremo per mettere a disposizione delle nostre imprese strumenti utili per favorire la diversificazione e ampliare l’offerta dei servizi, solo modo per fidelizzare gli ospiti e migliorare il reddito aziendale”. 

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