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8 Dicembre 2022
NATALE: ACCESO IL GRANDE ALBERO DI 14 METRI IN PIAZZA LE MICHELANGELO CON VISTA SU FIRENZE, GUARDA IL VIDEO DEL CONTO ALLA ROVESCIA

Acceso il grande albero di Natale Made in Tuscany di Firenze di Piazzale Michelangelo con vista spettacolare sulla città di Firenze. L’esemplare, alto 14 metri, è stato donato al Comune di Firenze da Coldiretti Toscana in collaborazione con Giorgio Testi Group e con il patrocinio della Regione Toscana. Si tratta del più grande di sei esemplari, tutti provenienti dai vivai toscani, donati dagli agricoltori alla città. A far partire il conto alla rovescia per l’accensione del grande albero è stato il sindaco di Firenze, Dario Nardella insieme al Presidente di Coldiretti Firenze, Roberto Nocentini, al direttore regionale, Angelo Corsetti e al direttore della federazione di Firenze e Prato, Barbara Battistello. “Non basta solo accendere un Natale. - ha detto il sindaco di Firenze, Nardella - Dobbiamo accendere la speranza e la voglia di futuro. Quello che vogliamo trovate sotto l’albero è il regalo della pace ma non è un regalo che ci porta Babbo Natale. Dipende dagli uomini”. 

IL VIDEO DEL CONTO ALLA ROVESCIA

Con oltre 3 milioni di esemplari tra Casentino, Val Tiberina e area di Pistoia, la Toscana si conferma la capitale nazionale dell'abete naturale. Gli abeti ad uso natalizio vengono coltivati come una qualsiasi altra pianta ornamentale e provengono da vivai autorizzati dalla Regione Toscana con apposita iscrizione. Ogni singolo abete è accompagnato da un cartellino identificativo coi dati dell'impresa produttrice con il relativo codice di autorizzazione, oltre alla dicitura che trattasi di soggetti "non per uso forestale". Inoltre la Regione attua controlli annuali per verificare l'idoneità delle pratiche agronomiche e formali che l'azienda è tenuta a rispettare.

Non solo abeti di Natale nati e cresciuti in Toscana, ma anche Stelle di Natale della Versilia. Coldiretti Toscana ha fornito per gli addobbi natalizi di Palazzo Vecchio centinaia di esemplari di poinsettia coltivate nelle serre della Versilia, che con 3 milioni di piante prodotte, è il primo polo produttivo nazionale. 

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