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23 Dicembre 2015
NEL GIUBILEO IL NATALE

La riflessione di Don Gabriele Gerini Consigliere Ecclesiastico di Coldiretti Toscana

Ben venga il giubileo della Misericordia e sia vissuto da tutti noi.
Ci ricorda Papa Francesco nella bolla di indizione del giubileo Misericordiae Vultus: “Gesù Cristo è il volto della misericordia del Padre. Il mistero della fede cristiana sembra trovare in questa parola la sua sintesi. Essa è divenuta viva, visibile e ha raggiunto il suo culmine in Gesù di Nazareth. Il Padre, «ricco di misericordia» (Ef 2,4), dopo aver rivelato il suo nome a Mosè come «Dio misericordioso e pietoso, lento all’ira e ricco di amore e di fedeltà» (Es 34,6), non ha cessato di far conoscere in vari modi e in tanti momenti della storia la sua natura divina. Nella «pienezza del tempo» (Gal 4,4), quando tutto era disposto secondo il suo piano di salvezza, Egli mandò suo Figlio nato dalla Vergine Maria per rivelare a noi in modo definitivo il suo amore. Chi vede Lui vede il Padre (cfr Gv 14,9).
Gesù di Nazareth con la sua parola, con i suoi gesti e con tutta la sua persona rivela la misericordia di Dio.” Eppure l’uomo sembra aver smarrito la misericordia.
L’Avvento-Natale diventa Attesa-accoglienza della misericordia di Dio nella nostra vita quotidiana, nel nostro vissuto. E ci riscopriamo ‘segno’ e testimoni della misericordia di Dio. Ci rialziamo e riprendiamo il nostro cammino all’inizia del nuovo anno liturgico caratterizzato dal Giubileo.
Fotografando la ‘famiglia’ della Coldiretti, inseriamo nel nostro cammino, che è anche cammino di conversione, quei problemi, temi e realtà che stiamo affrontando ogni giorno e che conosciamo bene. Non dimentichiamoci dell’Expo che non è stato solo una vetrina, ma ha aperto delle opportunità ed ha svolto un’azione conoscitiva importante riguardo a terra e cibo, cibo buono e cibo per tutti e custodia del creato. Gesù che nasce ci invita ad aprire i nostri occhi per saperlo vedere ed incontrare in ogni persona, popolo e realtà. E dove sembra assente cogliere questa sua presenza nascosta in quel campo od in quella stalla, nell’azienda agricola ed in famiglia. La Coldiretti riscopre ogni giorno di più il suo ruolo e la sua funzione nella società. con Gesù che nasce. Luce del mondo, questa sua presenza può diventare più bella ed incisiva attraverso progetti e scelte. In questi giorni mi sento particolarmente vicino a tutti voi ed alle famiglie. Vi ricordo nella mia preghiera pensando al vostro lavoro nella bellissima campagna toscana.
Don Gabriele Gerini
Consigliere ecclesiastico di Coldiretti Toscana

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