Dopo le proteste, mosse da Coldiretti alla proposta dei criteri di selezione per l’assegnazione delle risorse del Psr per il benessere animale, la Regione ha fatto dietrofront. La ferma posizione assunta dalla più importante organizzazione agricola della Toscana al tavolo di confronto dello scorso 3 aprile, ha convinto le istituzioni regionali a una riflessione più approfondita sull’argomento. L’iter si è concluso, dopo un ulteriore incontro, con la modifica sostanziale dei criteri contestati. “Siamo soddisfatti del risultato che va nella direzione indicata da Coldiretti con la grande manifestazione dello scorso novembre. Il nuovo meccanismo proposto, infatti, supera le discriminazioni che avrebbero potuto mettere l’una contro l’altra le varie categorie di allevatori. E’ basato su elementi strutturali, comuni a tutti i comparti della zootecnia toscana, e mira a qualificare l’attività e le produzioni, premiando i comportamenti virtuosi”, dice l'organizzazione agricola. Raggiunta la “par condicio” tra le varie tipologie di allevamento, Coldiretti ha chiesto e ottenuto altri importanti impegni da parte della Regione. Il primo: la riapertura del negoziato con l’Unione Europea per potenziare la misura e gli strumenti ritenuti strategici per un settore che necessita di politiche organiche di sviluppo e di valorizzazione. Il secondo: semplificare e rendere più trasparenti possibile le istruttorie, grazie all’adozione di una griglia semplificata che consente di calcolare le priorità in modo automatizzato e oggettivo.
8 Aprile 2009
NESSUNA DISCRIMINAZIONE TRA ALLEVATORI