Coldiretti Toscana e Consorzio per la Tutela dell’Olio Extravergine Igp prendono posizione dopo il caso Carapelli.
I consigli della principale organizzazione agricola al consumatore per acquistare olio extra vergine di oliva di indubbia qualità.
In Toscana 80 mila aziende, circa 200 mila quintali di olio extravergine, 40 mila Igp: scegliere Dop e Igp per evitare fregature.
Coldiretti e Consorzio Tutela: “Olio locale, Dop e Igp per acquistare qualità e trasparenza”.
Olio extravergine locale, Dop e Igp per evitare di mettere nel piatto olio di dubbia provenienza e prodotto con olive importante. Il consiglio, dopo il caso due dirigenti e un funzionario della Carapelli indagati con l’accusa di falso in atto pubblico e sospetta frode alimentare, arriva da Coldiretti Toscana (info su www.toscana.coldiretti.it) e dal Consorzio per la Tutela dell’Olio Extra Vergine di oliva Igp a cui aderiscono oltre 11 mila aziende. “L’unico modo per acquistare con certezza qualità, sicurezza, tracciabilità ed un etichetta chiara e trasparente – spiegano in una nota congiunta – è acquistare olio extravergine Dop e Igp, e olio prodotto da aziende locali che partecipano al progetto di una filiera agricola tutta italiana e riportano, all’esterno dell’azienda, il logo di Campagna Amica”.
L’altra alternativa – spiegano ancora – è quella di fare acquisti ad “uno dei 56 mercati settimanali di “Campagna Amica” in Toscana a cui partecipano oltre 1000 aziende locali, e selezionare con cura, dubitando di prezzi troppo bassi, olio extravergine locale che cita in maniera trasparente la provenienza delle olive utilizzate. Impossibile trovare sul mercato olio di qualità, prodotto con olive toscane e italiane ad un prezzo inferiore ai 5-6 euro. Dubitate – sottolineano – di bottiglie di olio extravergine con prezzi troppo bassi: significa che le olive provengono da altri paesi”.
Una presa di posizione, quella di Coldiretti e del Consorzio per la Tutela dell’Olio extravergine di Oliva Igp, che rafforza il concetto di “filiera corta” e il primato toscano nella produzione di olio di oliva extravergine che in Toscana vale 80 mila aziende, una produzione tra i 150-200 mila quintali, di cui 40 mila Igp ed eccellenze riconosciute in tutto il mondo con le Dop di Lucca, Chianti Classico, Terre di Siena. “I grandi marchi – conclude Coldiretti – spesso sono di proprietà di aziende straniere che hanno un solo interesse: quello del business”.