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7 Aprile 2016
OLIO: CONSERVAZIONE PIU’ LUNGA, A RISCHIO OFFERTA QUALITA’ TOSCANA

La novità: la data di scadenza non sarà più 18° mesi.
Ci mancava solo questa. Addio alla scadenza. Compromessa la garanzia di qualità e sicurezza. Togliere la data di scadenza dell’olio di oliva per favorire lo smaltimento delle vecchie scorte a danno dei consumatori è un errore che mette a rischio la qualità dell’offerta in Italia. E’ il commento di Coldiretti Toscana all’indomani dell’esito delle votazioni della Commissione politiche dell’Unione Europea del Senato che ha esaminato la Legge europea 2015 diretta a modificare l’articolo 7 della legge n. 9 del 2013 nella parte in cui prevede un termine minimo di conservazione non superiore ai diciotto mesi per l’olio di oliva (info su www.toscana.coldiretti.it). “Di fatto è stata approvata una norma che favorisce lo smaltimento di olio vecchio e - spiega Tulio Marcelli, Presidente Coldiretti Toscana - fa invece venir meno una importante misura di salvaguardia per il consumatore, poiché numerosi studi hanno dimostrato che con il tempo l’olio di oliva modifica le proprie caratteristiche”. Una novità, l’ennesima che arriva da Bruxelles dopo le maxi-importazioni tax free di olio tunisino, che potrebbero creare non poche difficoltà all’oliveto toscano. La Toscana è tra i principali produttori di oliva italiani ed il primo esportatore con quasi 700milioni di euro in valore ma è anche la regione simbolo dell’extravergine a livello mondiale con ben cinque denominazioni, 4 Dop (Chianti, Seggiano, Lucca e Terre di Siena) e 1 Igp (Toscano).
Con l’invecchiamento - spiega Coldiretti gli effetti della novità che arriva da Bruxelles - l’olio comincia a perdere progressivamente tutte quelle qualità organolettiche che lo caratterizzano (polifenoli, antiossidanti, vitamine) e che sono alla base delle proprietà che lo rendono un alimento prezioso per la salute in quanto rallentano i processi degenerativi dell’organismo. “Con il recepimento delle indicazioni comunitarie - spiega Antonio De Concilio, Direttore Coldiretti Toscana - la data di scadenza non sarà più di 18 mesi, ma potrà essere decisa liberamente dagli stessi imbottigliatori, il che equivale di fatto a cancellarla, poiché ognuno potrà metterla in base ai propri interessi commerciali ed è evidente il rischio che in molti ne approfitteranno per smaltire l’olio vecchio. A questo punto sarà il consumatore a dover premiare le imprese che conserveranno almeno l’indicazione dei 18 mesi. La scelta dell’Unione Europea è ancora una volta penalizzante per il nostro agroalimentare e per il paniere toscano”.

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