Si fa più intesa l’attività di Coldiretti per arrivare alla definitiva approvazione della “legge salva olio” che fornirà alle imprese gli strumenti per difendersi da oli tarocchi e contraffazioni.
Alla Leopolda gli interventi del Dott. Giuseppe Quattrocchi, Procuratore Capo della Procura della Repubblica di Firenze; Ing. Cesare Patrone, Capo del Corpo Forestale dello Stato; Gen. Cosimo Piccinno, Comandante dei Carabinieri per la Tutela della Salute; Col. Fabrizio Martinelli, Capo Ufficio Tutela Uscite e Mercati della Guardia di Finanza. Tulio Marcelli, Presidente Coldiretti Toscana: “Chi fa male deve andare in galera”.
Toscana in prima fila per la lotta alla contraffazione dell’olio extravergine. Hanno scelto la Leopolda di Firenze gli agricoltori per lanciare la volata finale alla legge salva olio che consentirebbe di difendere da ogni inganno, frode e contraffazione un settore simbolo dell’economia rurale della Toscana che vale 70 mila aziende, 15 milioni di piante e 100 milioni di produzione. Il momento per rilanciare la necessità e l’urgenza di una norma sull’etichettatura trasparente arriva all’indomani dell’arresto da parte della Guardia di Finanza di un funzionario della sede fiorentina dell'Ispettorato per la tutela della Qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari del ministero della Politiche agricole, nell'ambitodell'inchiesta su olio extravergine tagliato con quello straniero, perché preannunciava i controlli dell'Ispettorato. Un fatto gravissimo, insieme aitanti troppi casi che in questi mesi si sono avvicendati sulle pagine di cronaca, a partire proprio dal maxi sequestro nel senese di 8 milioni di tonnellate di olio d'oliva ottenuto da illecita miscelazione con materie prime di categoria inferiore o con altra provenienza geografica, che non hanno fatto altro che alimentare l’evidente carenza di strumenti normativi anti-tarocco a tutela dell’agroalimentare.
Vogliono un’etichetta trasparente, chiara, leggibile, facilmente riconoscibile dal consumatore, caratteri più grandi, più visibili gli olivicoltori, che dopo l’approvazione all’unanimità del Consiglio Regionale della Toscana della mozione a sostegno della “legge salva olio” ottenuta dopo il presidio di fronte alla sede della Giunta, e l’introduzione delle norme contenute nel decreto sviluppo che consentono di riconoscere gli oli extravergini di origine estera spacciati come italiani o gli oli extravergini venduti come tali ma che hanno subito illecitamente processi di raffinazione e deodorazione, sono pronti a portare al traguardo una legge di “giustizia” nei confronti del consumatore e dei produttori. Gli agricoltori pretendono l’approvazione di quelle norme sull’etichettatura trasparente contenute nella proposta di legge salva-olio Made in Italy sottoscritta da numerosi parlamentari e che vede come primi firmatari la senatrice Colomba Mongiello (pd) e il senatore Paolo Scarpa Buora (pdl), a dimostrazione di un vasto consenso parlamentare.
A Firenze per il convegno dal titolo “Extravergine Toscano. Etichetta “senza inganni” promosso da Coldiretti (info su www.toscana.coldiretti.it) in collaborazione con il Consorzio per la Tutela dell’Olio Extravergine Igp, in programma martedì’ 2 ottobre (dalle ore 10), insieme agli oltre 500olivicoltori toscani che arriveranno da ogni provincia della regione, ci sarà il Presidente Nazionale di Coldiretti, Sergio Marini. Una battaglia che non è solo evidentemente toscana, ma italiana. L’obiettivo del momento di incontro è evidente: “La Toscana è una delle regioni più danneggiate dai falsi oli extravergine – spiega Tulio Marcelli, Presidente Coldiretti Toscana – Non ci possiamo più permettere di essere presi in giro da chi vende e spaccia olio extravergine che è invece figlio di miscelazioni bizzarre. La legge consentirebbe a chi fa bene di essere premiato, e a chi fa male di andare in galera”.
Tra i relatori Dott. GiuseppeQuattrocchi, Procuratore Capo della Procura della Repubblica di Firenze; Ing. Cesare Patrone, Capo del Corpo Forestale dello Stato; Gen. Cosimo Piccinno, Comandante dei Carabinieri per la Tutela dellaSalute; Col. Fabrizio Martinelli, Capo Ufficio Tutela Uscite e Mercati dellaGuardia di Finanza a conferma dello stretto rapporto tra mondo agricolo e organi di controllo e di tutela. “Noi i controlli li vogliamo; chi lavora in trasparenza, nel rispetto delle leggi, non ha paura delle visite da parte degli uomini della Guardia di Finanza o del Corpo Forestale. Le forzedell’ordine hanno fatto molto, e faranno tantissimo per difendere il vero Made in Italy dagli attacchi di sofisticatori e persone senza scrupoli”.
Sotto accusa è anche la mancanza di trasparenza visto che quattro bottiglie di olio extravergine su cinque in vendita contengono miscele di diversa origine, per le quali è praticamente illeggibile la provenienza delle olive impiegate, secondo una indagine della Coldiretti. Equesto nonostante sia obbligatorio indicarla per legge in etichetta dal primo luglio 2009, in base al Regolamento comunitario n.182 del 6 marzo 2009. Sulle bottiglie di extravergine ottenute da olive straniere in vendita nei supermercati è quasi impossibile, nella stragrande maggioranza dei casi, leggere le scritte “miscele di oli di oliva comunitari”, “miscele di oli di oliva non comunitari” o “miscele di oli di oliva comunitari e non comunitari” obbligatorie per legge nelle etichette dell’olio di oliva. La scritta è riportata in caratteri molto piccoli, posti dietro la bottiglia e, in molticasi, in una posizione sull’etichetta che la rende difficilmente visibile. “L’appuntamento della Leopolda – conclude Marcelli – sarà l’ennesimo segnale di un mondo che non ha più intenzione di aspettare i tempi della politica. Non a caso tuttoparte, riparte, dalla Toscana”. Atteso, per i saluti, anche il primo cittadino di Firenze, Matteo Renzi.
26 Settembre 2012
OLIO/SEQUESTRO: ETICHETTA SENZA INGANNI E TRASPARENZA, IL PRESIDENTE NAZIONALE SERGIO MARINI ALLA LEOPOLDA DI FIRENZE