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23 Giugno 2008
Olio, si va verso l’etichettatura obbligatoria europea dell’origine

Dopo il decreto sull'etichettatura d'origine dell'olio entrato in vigore in Italia, l’ultimo comitato di gestione “Olio di oliva” della Commissione Europea ha discusso un documento che propone di estenderlo a tutto il Vecchio Continente.
Il documento prevede che l’origine deve essere indicata obbligatoriamente in tutto il territorio comunitario e che qualora l’olio ottenuto da olive prodotte e trasformate nello stesso Stato membro, l’operatore potrà decidere se indicare lo stato membro interessato oppure “Unione Europea”.
In particolare, in etichetta verrebbero consentite le seguenti indicazioni:
-         Origine Stato membro o Origine Ue. Quando sia le olive che la trasformazione delle stesse risultano provenienti da un unico Stato membro;
-         Miscela di oli comunitari. Qualora si tratti di olio ottenuto dalla miscela di oli provenienti da Paesi dell’Unione;
-         Miscela di oli non comunitari. Nel caso di un olio ottenuto dalla miscela di oli provenienti da paesi extracomunitari;
-         Miscela di oli comunitari e extracomunitari. Nel caso di un olio ottenuto dalla miscela di oli provenienti da paesi comunitari e extracomunitari.
Poiché dalla discussione di tale documento è emersa una maggioranza qualificata sulle ipotesi riportate, gli uffici della DG Agricoltura prepareranno una bozza di proposta che la Commissione sottoporrà agli stati membri. Un contributo sostanziale sulla scelta della Commissione è stato dato dalla posizione del Gruppo Copa-Cogeca (costituito dai rappresentanti dei paesi produttori di olio di oliva dell’Unione) che ha espresso chiaramente la necessità di giungere alla definizione dell’origine obbligatoria per gli oli extravergini e vergini di oliva, nonostante la riserva della Spagna.
Tale indirizzo conferma la validità della scelta operata dell’Italia, sostenuta in prima fila con costanza e coerenza dalla Coldiretti, convinta che un simile provvedimento tuteli sia i produttori italiani che i consumatori, sotto il profilo della corretta informazione. Alla luce della attuale situazione - e convinti che la Commissione ha recepito l’importanza di tale provvedimento - continueremo a vigilare affinché si prosegua con l’iter procedurale previsto, per giungere alla sua approvazione in tempi ravvicinati.

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