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26 Luglio 2023
PENSIONATI: ARETINO SCATTOLIN E’ NUOVO PRESIDENTE REGIONALE AGRICOLTORI IN PENSIONE, UNO SU QUATTRO CONTINUA A LAVORARE IN AZIENDA

Un imprenditore agricolo su quattro continua a lavorare la terra o allevare animali anche dopo la pensione. Sono oltre 6 mila gli imprenditori agricoli (autonomi) in Toscana che, dopo aver maturato i requisiti per il meritato buen retiro, restano al comando dell’azienda rappresentando uno straordinario patrimonio di esperienza e conoscenza per la famiglia e per le comunità dove vivono.

Il legame con l’agricoltura e con il lavoro non si spezza con l’età ma spesso accompagna tutta la loro vita. Lo sa bene Giuliano Scattolin, imprenditore agricolo 75 enne di Montevarchi che è stato eletto alla guida regionale dei pensionati di Coldiretti. E’ il risultato dell’assemblea regionale di Federpensionati di Coldiretti che si è tenuta a Casa Coldiretti, a Porta a Prato, a Firenze, alla presenza del direttore regionale, Angelo Corsetti, del segretario dei senior, Nicola Prosperi, del presidente uscente, Sergio Ballini e del presidente della commissione aree interne e consigliere regionale Marco Niccolai. Vice presidente è stata nominata la senese Maria Stella Campagna. Nominato anche il nuovo consiglio direttivo regionale formato da Domenico Tocchi (Grosseto), Sergio Ballini (Firenze), Anna Boschi (Lucca), Luciana Preti (Massa Carrara), Fulvio Salvadori (Pisa), Giuseppe Remo Chiostri (Pistoia), Gaetano Zambrini (Grosseto), Luciano Pattaro (Pisa), Lucia Marracini (Pistoia) e Andrea Baggiani (Arezzo).

Scattolin, già presidente provinciale di Coldiretti Arezzo dal 1993 al 2003 e presidente del Frantoio Ricasoli, ha un’azienda olivicola con produzione di olio e si occupa anche della produzione di mirtilli e della coltivazione del giaggiolo. Il veterano degli imprenditori aretini quell’istintivo “cambio di vita”, che oggi spinge molti giovani a “dimettersi” dal lavoro che stanno svolgendo per dedicarsi all’agricoltura (sono oltre 2.700 le aziende under 35 in regionale) e ad uno stile di vita green lo ha messo in pratica 50 anni fa. “Dopo quattro anni in un’azienda veneta come perito elettronico industriale ho deciso, insieme a mia moglie, di modificare completamente la nostra vita. A Moncioni ho trovato quello che cercavo: un luogo magnifico, ancora selvaggio, dove ho imparato a lavorare con passione e con il sorriso. Siamo partiti sapendo poco o nulla di agricoltura. Sono stato fortunato perché ho trovato un socio che è diventato un fratello. Oggi la nostra azienda ha quasi 2 mila piante di olivo, 50 ettari di bosco, coltiviamo mirtilli, lamponi, ribes e giaggioli. – ha raccontato alla platea di pensionati – La mia speranza è che la nostra azienda continui anche dopo di noi”.

In un caso su due sono i figli, nipoti o parenti a prendere in mano le redini dell’azienda e a traghettarla verso un modello più moderno e sempre più multifunzionale. Ma accade anche che non ci sia nessuno dopo di loro con gravi conseguenze per il futuro delle aree interne e più marginali che perdono residenti, imprese e prospettive. Uno scenario nei confronti del quale si è mossa la Commissione Aree Interne della Regione Toscana presieduta dal consigliere regionale, Marco Niccolai che ha come obiettivo di incentivare e sostenere le attività economiche come elemento essenziale attorno a cui ruotano le comunità. “Grazie alla scelta della Regione in Toscana, per cui ringrazio il presidente Eugenio Giani, e al lavoro della nostra commissione da qui al 2027 ci saranno 900 milioni di euro di fondi strutturali destinati ai comuni e alle attività agricole e manifatturiere ubicare nelle aree interne. – ha spiegato il consigliere regionale Marco Niccolai durante l’assemblea - Noi pensiamo che un’attività economica che viene svolta in questi territorio abbia un valore doppio di presidio sociale ed occupazionali ed in virtù di questo che avremo risorse e bandi rivolti a chi decide di investire in questi territori a partire proprio dagli agricoltori”.

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