L’Associazione Pensionati di Coldiretti Toscana, insieme alle altre associazioni aderenti al Cupla, ha siglato un protocollo di intesa con la Regione volto a tutelare  la salute e il benessere degli anziani. Alla firma del documento, in rappresentanza dell’associazione di over 60 della Coldiretti,  era presente il presidente Carlo Alberto Zanieri. “Il protocollo – ha detto Zanieri – consente lo sviluppo di una serie di iniziative volte a facilitare l’accesso dei pensionati ai servizi e a promuovere buone pratiche di salute. Il rinnovo della collaborazione tra Cupla e assessore alla sanità serve a rafforzare la rete solidale e a ridurre al minimo gli effetti della crisi, evitando che questi si ripercuotano sulle fasce di popolazione più deboli, che hanno bisogno di maggiore tutela sanitaria e sociale. E’ inoltre un riconoscimento per il contributo dato ai tavoli di concertazione per il raggiungimento di importanti obiettivi, quali il Piano Sanitario Regionale, la legge sulla non autosufficienza, sulla Società della Salute e sull'Attività fisica Adattata». Nella precedente legislatura, Regione Toscana e Cupla hanno sottoscritto protocolli che hanno visto una positiva collaborazione in ambiti quali la riabilitazione, l'Attività Fisica Adattata, la gestione del Fondo per la non autosufficienza. Il protocollo siglato stamani prevede, tra l'altro, la consultazione e il coinvolgimento delle organizzazioni che fanno parte del Cupla per tutti gli atti che in qualche modo le riguardino, in particolare la definizione del nuovo Piano Socio Sanitario Integrato Regionale. Lo sviluppo e la diffusione delle buone pratiche di salute: corretti stili di vita, attività fisica adattata, profilassi vaccinali, ecc. La partecipazione delle associazioni dei pensionati alla vita delle Società della Salute. Lo sviluppo della collaborazione per la sanità di iniziativa e per la più ampia diffusione e utilizzo da parte dei cittadini della carta sanitaria elettronica. Lo sviluppo della cultura dei diritti dei cittadini nell'accesso ai servizi, e nello stesso tempo del corretto uso dei servizi stessi, in base ai criteri di appropriatezza ed economicità per quanto riguarda i farmaci e le prestazioni di diagnosi e cura.