Anche quest’anno siamo arrivati “lunghi”, per usare un termine abusato nel calcio, e la campagna di pesca del “Rossetto” (aphia minuta) nell’alto Tirreno, programmata dal 01 novembre 2015 al 31 marzo 2016, inizierà con un pesante ritardo, a rischio il reddito di tante piccole imprese e l’occupazione di circa 800 posti di lavoro circa 450 nelle produzione primaria ed altri 350 nell’indotto, spalmate tra Liguria e Toscana.
Nei mesi invernali la pesca del “rossetto” significa oltre il 50% del reddito delle imprese di pesca autorizzate a tale attività gestita a numero chiuso.
E’ notizia che lo STECF l’organismo Scientifico, Tecnico ed Economico della Commissione Pesca, si riunirà a Bruxelles, per assumere una decisione sul Piano di Gestione inviato dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, solo il 21 novembre p.v., questo significa la perdita secca di un mese di lavoro.
Le voci di protesta che raccogliamo sul territorio dicono che i gravi ritardi degli apparati ricadono su operatori il cui reddito non è garantito da un salario fisso ma solo dal loro lavoro che non può essere bloccato da ritardi burocratici.
29 Ottobre 2015
PESCA DEL “ROSSETTO”, I RITARDI DELLA COMMISSIONE PESCA, A RISCHIO CIRCA 800 POSTI DI LAVORO