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23 Luglio 2015
PREDATORI: SITUAZIONE INSOSTENIBILE ED INTOLLERABILE, PIU’ CATTURE E CONVENZIONE DI BERNA MENO RIGIDA

Dopo il blitz-presidio di due settimane fa e l’incontro in occasione dell’Expo di Milano gli agricoltori toscani incontrano nuovamente l’assessore all’agricoltura, Marco Remaschi questa volta per delineare, una volta per tutte, le strategie per trovare una soluzione definitiva e duratura al proliferare dei predatori che stanno mettendo in ginocchio gli allevamenti in tutta la regione. Si è perso ormai il conto degli attacchi e dei danni arrecati agli allevamenti bovini ed ovini a causa di uno squilibrio della presenza dei predatori nelle campagne sempre meno timorosi tanto da spingersi fino nelle città e sempre più numerosi. Un fenomeno, insieme a quello degli ungulati (cinghiali, mufloni, caprioli, corvidi), al centro dell’intensa attività di Coldiretti, decisa ora a far valere gli effetti del protocollo firmato lo scorso anno con la Regione Toscana che prevede anche fianco del monitoraggio, l’intensificazione delle catture e il risarcimento dei danni (info su www.toscana.coldiretti.it). “Incontro molto positivo; – commenta Tulio Marcelli, Presidente Coldiretti Toscana – l’assessore ha accolto le nostre istanze. C’è la volontà e soprattutto la tempestività di affrontare quella che per noi è una vera e propria emergenza al pari di una calamità. La situazione è insostenibile ed intollerabile. Le situazioni più drammatiche nel grossetano e senese ma stiamo parlando di una emergenza diffusa e marcata su tutto il territorio. Non conosco allevatore che, in questi anni, non abbia subito almeno un attacco”. Per Coldiretti il risarcimento non è la strada giusta daproseguire, ne tanto meno lo è quello della recinzione: “non possiamo vivere in allevamenti – bunker. – spiega Marcelli – il fenomeno della predazione sta avendo effetti sulla produzione di latte, e quindi sulla redditività delle imprese e sulla forza lavoro, ed è un incentivo all’abbandono del territorio. Abbiamo inoltre chiesto alla Regione di notificare la legge sul risarcimento dei danni a Bruxelles per andare in deroga al regime de minimis. In pratica – spiega ancora – è necessario intervenire per cancellare il tetto dei 15 mila euro come regime de minimis nell’arco dei tre anni. La Regione Toscana ha lo status per esserne il capo fila a livello nazionale”. Secondo la principale organizzazione agricola è da rivedere anche la convenzione d Berna sulla protezione del lupo. L’occasione, per rimetterla in discussione, sarà a Bergamo in occasione dell’incontro trilaterale tra i Ministri all’Agricoltura di Italia, Spagna e Francia: “Coldiretti è pronta, insieme alla Regine Toscana, a fare pressione affinché a quel tavolo si tenga in considerazione di modificarla per arrivare ad equilibrare e contenere la presenza dei lupi nei vari territori”. Infine, la richiesta di moratoria sui mutui: “alle aziende che hanno subito danni – conclude - sia sospesa la rata dei mutui”.

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