I 26 milioni stanziati dalla Regione Toscana sulla misura 4.1.1 del Piano di Sviluppo Rurale per gli investimenti e la competitività delle aziende agricole toscane sono una boccata di ossigeno dopo il Covid in uno scenario di incertezza per il conflitto in Ucraina, frutto di una lunga concertazione con le proposte di Coldiretti Toscana. “Ora serve una stretta inderogabile sulla semplificazione per rendere la gestione burocratica più fluida e efficiente, rendendo piu competitive le aziende agricole, perché la burocrazia continua a togliere tempo e opportunità al lavoro dei campi”, afferma Fabrizio Filippi, presidente di Coldiretti Toscana.
Serve dunque semplificare - insiste Coldiretti Toscana - gli adempimenti e le istruttorie per spendere subito le risorse, dopo l’approvazione della delibera da parte della giunta regionale, proposta dall’assessora all’agricoltura, Stefania Saccardi, che stanzia 26 milioni di euro di risorse per l’anno 2022 per il miglioramento della competitività e della redditività delle aziende agricole toscane. Il finanziamento complessivo, come ha ricordato la Regione Toscana, deriva da risorse comunitarie per il 43,12%, da cofinanziamento statale per il 39,82% e dalla quota regionale che è pari al 17,06%. Coldiretti Toscana ringrazia la giunta regionale, e il vice presidente Stefania Saccardi, per il ruolo attivo che la Regione Toscana sta avendo in questa fase congiunturale molto negativa per tutto il sistema, nel riconoscere e nel mettere a disposizione del mondo agricolo risorse ed opportunità importanti con tempestività e con attenzione.
Le spese ammissibili dal bando, in uscita nel mese di maggio, - anticipa Coldiretti Toscana - sono quelle finalizzate alla costruzione o ristrutturazione di fabbricati produttivi aziendali nell’ambito delle produzioni vegetali, zootecniche, per la trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli. Riguardano anche gli interventi di efficientamento energetico finalizzati al risparmio energetico mediante coibentazione di edifici aziendali e serre fisse o al miglioramento dell’efficienza degli impianti di riscaldamento o raffreddamento. Per ciò che riguarda la rimozione e lo smaltimento di coperture e parti in cemento amianto sono ammissibili anche gli interventi sulle strutture destinate alla rimessa di macchine e di attrezzature utilizzate nella coltivazione o nella raccolta. Sono finanziabili anche gli interventi di realizzazione o ristrutturazione di strutture per lo stoccaggio e il trattamento degli effluenti palabili e non palabili degli allevamenti, per il trattamento delle acque riciclate, per i miglioramenti fondiari relativi ad impianti per la produzione di specie vegetali poliennali, ad elementi strutturali collegati alla gestione del pascolo, alle sistemazioni idraulico agrarie, a recinzioni per la protezione di allevamenti stabulati in grado di garantire adeguati livelli di bio-sicurezza dell’allevamento, a recinzioni per la protezione delle colture dai danni da fauna selvatica.
I contributi concedibili variano dai 150.000 ai 350.000 euro dipendentemente dal numero di occupati e da quello dei tirocini non curriculari attivati. Il bando sarà pubblicato sul sito internet della Regione Toscana e sarà consultabile nella pagina dedicata ai fondi comunitari per l’agricoltura.