Il sistema “duale”: opportunità per i giovani e per le imprese
Con l’alternanza scuola/lavoro, divenuta obbligatoria con la L.107/2015 (buona suola), di fatto tutti gli studenti dell’ultimo triennio delle scuole superiori debbono svolgere un periodo che varia da 200 ore (licei) a 400 ore (Ist. Tecnici) presso un impresa. Questo periodo, nel quale lo studente non è un lavoratore ma in una fase di apprendimento pratico all’esterno della scuola in un contesto lavorativo reale, rientra in modo integrale nelle attività didattiche scolastiche.
Diverso il discorso per l’apprendistato la cui normativa fa invece riferimento alla L.183/2014 (Jobs Act) e prevede nella nuova norma una organica integrazione fra la formazione delle scuole e quella presso luoghi di lavoro. In questo caso lo studente diventa nell’impresa un vero e proprio lavoratore con un contratto che può andare da sei mesi a tre anni e con una specifica retribuzione. Le parti potranno recedere dal contratto anche senza giusta causa e l’impresa ha vantaggi importanti sia in termini contributivi che sulla retribuzione e sull’inquadramento. Inoltre potrà disporre di un contributo per il tutoraggio aziendale.
Novità importanti che avvicinano i giovani al mondo del lavoro e che offrono alle imprese l’opportunità di calibrare nel tempo una formazione mirata sulla base delle proprie necessità e caratteristiche verso un giovane che potrebbe diventare un futuro collaboratore.
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19 Giugno 2017
QUANDO SCUOLA E LAVORO SI AVVICINANO