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14 Aprile 2023
SALUTE: DA ALLERGIE A CANCRO, I RISCHI DEL “CIBO SINTETICO” SECONDO LA FAO

Dalle allergie ai tumori: sono 53 i pericoli potenziali per la salute dei cibi sintetici, prodotti in laboratorio, individuati nel primo rapporto Fao - Oms sul “Cibo a base cellulare”, definizione considerata più chiara rispetto al termine “coltivato”, preferito invece dalle industrie produttrici ma ritenuto essere fuorviante dalle due Autorità mondiali. E’ quanto emerge dall’analisi di Coldiretti Toscana sul Rapporto pubblicato dalla Fao e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità che ritiene anche discutibile usare per questi prodotti i termini carne, pollo o pesce.

La Toscana ha reagito alla prospettiva di ritrovarsi bistecche, petti di pollo, filetti di pesce in vitro dentro il piatto raccogliendo quasi 30 mila firme di cittadini ed incassando il convinto appoggio delle istituzioni, a partire dal Governatore, Eugenio Giani e della vice presidente, Stefania Saccardi, dal presidente del consiglio regionale, Antonio Mazzeo, dal primo firmatario della mozione Marco Niccolai e dal consiglio regionale e di cento comuni della nostra regione al fianco di parlamentari eletti nel collegio toscano, presidenti di associazioni di categoria, l’Anci, le organizzazioni del mondo delle imprese e numerosi vescovi.

Il documento di 134 pagine evidenzia – sottolinea Coldiretti Toscana – la necessità di garantire la sicurezza alimentare con l’identificazione dei pericoli potenziali nella catena di produzione per valutare ulteriormente i rischi associati, prima della diffusione commerciale su larga scala.

I pericoli potenziali interessano le quattro fasi della produzione di cibo a base cellulare: la selezione delle cellule, la produzione, la raccolta e la trasformazione. In particolare – precisa Coldiretti Toscana - i rischi secondo gli esperti consultati da Fao e Oms riguardano la trasmissione di malattie, le infezioni animali e la contaminazione microbica oltre alla necessità di una particolare attenzione sull’uso di componenti come fattori della crescita e ormoni usati nei bioreattori e su come queste molecole attive possono interferire con il metabolismo o essere associate allo sviluppo di alcuni tipi di cancro. Inoltre secondo il Rapporto Fao – Oms gli ingredienti aggiunti per migliorare le caratteristiche del prodotto possono essere causa di reazioni allergiche.

Il documento evidenzia inoltre – precisa Coldiretti Toscana - altri aspetti da approfondire come le questioni etiche, le considerazioni ambientali, la preferenza/accettazione dei consumatori, gli aspetti nutrizionali, i costi di produzione, i prezzi dei prodotti finali e i requisiti normativi come i meccanismi di approvazione e le regole di etichettatura. Si tratta infatti di processi produttivi molto più simili a quelli dei farmaci ed in questo ambito – continua Coldiretti Toscana - devono essere valutati.

Ma va anche evidenziato – continua Coldiretti Toscana - il richiamo implicito al principio di precauzione per una nuova tecnica con enormi rischi potenziali di fronte ad una ricerca monopolizzata da pochi gruppi e grandi finanziatori. Secondo la Fao e l’Oms, infatti "attualmente esiste una quantità limitata di informazioni e di dati sugli aspetti della sicurezza alimentare degli alimenti a base di cellule per aiutare i regolatori a prendere decisioni informate"

Il documento Fao/Oms è stato pubblicato dopo la presentazione in Italia del disegno di legge che vieta la produzione, la commercializzazione e l’uso di cibo artificiale che dovrà ora essere discusso e poi approvato dal Parlamento, con la raccolta da parte di Coldiretti di mezzo milione di firme di cittadini, oltre 2mila comuni che hanno deliberato spesso all’unanimità, tutte le regioni di ogni colore politico e di esponenti di ogni schieramento che hanno sostenuto la proposta in modo bipartisan. Una mobilitazione che – conclude Coldiretti Toscana - ha il merito di aver acceso i riflettori su un business in mano a pochi ricchi e influenti nel mondo e fino ad ora tenuto nascosto ma che può cambiare la vita delle persone e l’ambiente che ci circonda, con la positiva apertura di una discussione nel Paese e in Parlamento che rappresenta la casa della democrazia italiana.

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