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26 Gennaio 2012
SCIOPERO TIR: STESSI PREZZI DI UNA SETTIMANA FA, BOOM AI MERCATI DEGLI AGRICOLTORI IN TOSCANA

Il raffronto dei prezzi in due settimane prima e “dopo” lo sciopero.  Firenze, Prato, Lucca, Pisa: mercato che vai, stessi prezzi che trovi. Coldiretti regista un boom di clienti tra mercoledì e giovedì.
Ortaggi e frutta con prezzi trasparenti: anche 30% in meno rispetto al servizio Sms Consumatori.
Ogni giorno garantiti prodotti freschi, locali e stagionali. Tulio Marcelli, Presidente Regionale Coldiretti:
“Prezzi trasparenti e prodotti locali. Tanti volti nuovi ai nostri mercati”.

Gli stessi prezzi di una settimana fa per insalata, patate, cavoli, cipolle, carote, mele ed i prodotti ortofrutticoli  di stagione. Sui banchi dei mercati di Campagna Amica promossi da Coldiretti in tutta la Toscana lo sciopero dei tir non è mai arrivato. Anzi, un effetto lo ha prodotto: il boom di clienti. Tra mercoledì e giovedì scorso, e mercoledì e giovedì (oggi) i mercati esclusivi degli agricoltori hanno registrato insieme ad ottimi affari, l’incremento considerevole di clienti (tra il 15% ed il 20%) grazie soprattutto ai prezzi che sono rimasti praticamente gli stessi di sette giorni fa. I prodotti arrivano dalle campagne limitrofe, frutto del lavoro di aziende locali, insieme alla stagionalità; una regola della vendita diretta. E la gente, tantissima in questi due giorni, riscopre i mercati esclusivi degli agricoltori: dal produttore al consumatore.
Lo conferma Coldiretti Toscana (info su www.toscana.coldiretti.it) che ha monitorato alcuni dei principali mercati in programma tra mercoledì 25 e giovedì 26 gennaio, proprio nell’apice della sciopero e della psicosi che ha provocata l’assalto agli scaffali. Nei banchi delle imprese agricole che partecipano ai mercati, 58 quelli in Toscana che si tengono settimanalmente in piazze, centri storici e punti di interesse tra lunedì e sabato, ortaggi e frutta rigorosamente di stagione non sono mai mancati. “Ed i prezzi – spiega Tulio Marcelli, Presidente Regionale Coldiretti – sono rimasti gli stessi. L’effetto blocco tir ha spinto moltissimi cittadini a fare la spesa a km zero ai nostri mercati. Oltre agli abituali, si sono visti tanti cittadini per la prima volta. Siamo nell’ordine tra il 15% ed il 20%. Per mercati di queste dimensioni, locali, quasi rionali, sono numeri importanti. I nostri prezzi sono trasparenti: applichiamo fino al 30% in meno rispetto al prezzo fissato dal servizio ministeriale di Sms Consumatori. La filiera corta, le rete di vendita diretta, sono una risorsa per la nostra comunità, un valore aggiunto per la nostra economia”.
A Scandicci, questa mattina, in Piazza di Vittorio c’èra un insolito traffico. “Un chilo di spinaci a 2 euro, cavolfiore 2 euro, patate 1,20 euro, la bietola 2 euro – fa la lista Paolo Fallani dell’omonima azienda di Settimo, a poco più di 1 chilometro dai banchi del mercato dove vende i prodotti della sua terra – è bene tenerli a bada questi prezzi. Non è il caso di tirare la corda, soprattutto oggi. I prezzi? Gli stessi di una settimana fa. Assolutamente gli stessi”. A Prato, nell’appuntamento settimanale in Via Zarini del mercoledì, si sono viste tante facce nuove. Il paniere di prodotti essenziali è lo stesso: bietola 2 euro, rape 1,50, insalatina mista 4 euro e così via. “Più gente, decisamente più gente – ammette Paolo Colzi che ha un’azienda in località San Giusto ad una manciata di chilometri – clienti mai visti che probabilmente intimoriti dal fatto di non trovare da mangiare ai supermercati ha provato a fare la spesa da noi. Credo che siano rimasti contenti. Ho registrato un incremento di clienti anche al punto vendita diretta in azienda”. La rete di vendita diretta di Coldiretti in Toscana è composta anche da quasi 500 tra aziende agricole, agriturismi e cooperative accreditate a Campagna Amica che vendono direttamente “al campo” e partecipano ai mercati. Solo i mercati settimanali producono, mensilmente, 700 mila euro di fatturato e 40 mila clienti. A Lucca, durante l’appuntamento all’Arancio, giovedì mattina, la musica non cambia. Cristiano Consorti, giovane agricoltore di Ponte a Moriano nota un via e vai più accentuato. Il mercato si trova su una delle arterie principali: Via Dante Alighieri. “Mele piccole 0,50 al chilo, grandi 1,50; la lattuga tra 0,60 e 0,70 centesimi a piede, le cipolle fresche 1,50 a mazzetto – mostra i cartellini – stessi prezzi, più gente”. A Pontedera, in Piazza Trieste, il mercato è uno degli ultimi ad essere stati aperti in Toscana. La clientela cresce ad ogni appuntamento (il martedì ed il giovedì) ma “questa settimana è andata decisamente meglio – spiega Giampaolo Leazzini che ha un’azienda agricola specializzata in ortaggi di Cascina – abbiamo registrato un buon incremento: tra il 15% ed il 20%. La gente cerca verdura e frutta”. E i prezzi: “Gli stessi – concorda – finocchi a 1,09 euro al chilo, cavolo a 1,10, spinaci a 1,54…”. “I mercati degli agricoltori – conclude Marcelli - sono in grado di fornire, ogni giorno, prodotti freschi e svincolati da speculazioni e anomali rincari dei prezzi“.

Per conoscere tutti gli appuntamenti vai su www.campagnamica.it

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