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4 Agosto 2015
Siglato accordo di collaborazione tra Coldiretti e l’Associazione Cuochi


Chi si fosse trovato la scorsa settimana a partecipare alla grande manifestazione dei giovani di Coldiretti Arezzo, Agri Young 2015, a Rondine, e avesse partecipato alla cena a km zero organizzata per l’occasione, avrebbe tastato il polso per la prima volta, in maniera estremamente positiva nel risultato, all’accordo di collaborazione appena realizzato tra Coldiretti Arezzo e l’Associazione Cuochi di Arezzo.
Eh sì, perché i piatti preparati per l’occasione sono stati magistralmente realizzati proprio dai cuochi di alcuni dei migliori ristoranti di Arezzo che fanno parte dell’associazione con prodotti di Campagna Amica. Tutto questo in linea, appunto, con il progetto di massima valorizzazione della filiera corta e della sana e corretta alimentazione che Coldiretti Arezzo porta avanti da tempo attraverso i mercati, le botteghe, gli agriturismi e i ristoranti accreditati Campagna Amica.
Questo progetto con l’Associazione Cuochi di Arezzo - spiega il presidente di Coldiretti Toscana e Arezzo Tulio Marcelli – si inserisce perfettamente nel percorso di Coldiretti per realizzare una filiera agricola tutta italiana, e costituisce un fondamentale momento di incontro con le realtà di punta del territorio sul fronte della ristorazione. Un patto, continua Marcelli - che permetterà di puntare sulla qualità delle produzioni agroalimentari locali, offrendo ai consumatori piatti a Km zero, con prodotti acquistati direttamente dalle imprese agricole, eliminando le intermediazioni lungo la filiera e abbattendo così i costi finali.
“Non solo – spiega il direttore della Coldiretti Mario Rossi – lavorare sulla qualità e sul valore del cibo locale, soprattutto nell'anno di Expo, è un obiettivo condiviso dalle istituzioni, dai ristoratori e dai produttori di materie prime. Non si tratta solo del destino di una categoria, ma di una nuova immagine per la nostra città”. Ma – insiste Rossi – “la collaborazione con i cuochi, ultimo tassello delle filiera prima del consumatore, ci consente di dialogare con i cittadini nel cuore della città  e di fare con loro la scommessa più importante per il futuro dell’intera società, quella della consapevolezza del valore dell’agricoltura come fonte di cibo di altissima qualità  e come speciale veicolo di tradizioni, storia, cultura e salute proprio per i cittadini”.
Crediamo fortemente in questo progetto di valorizzazione della filiera corta - spiega Roberto Lodovichi, Vice Presidente dell’Unione Regionale Cuochi Toscani – “oggi si cerca di superare la visione che la cucina si limiti solamente a richiamare i sensi, perché in ogni prodotto c’è molto di più, c’è il racconto e la promozione di un territorio, la valorizzazione dei prodotti tipici, c’è il valore etico di quel prodotto che assaggiamo e che porta una ricaduta positiva sul tessuto economico produttivo locale. Oltre alla bontà di ciò che mangiamo, vogliamo riconoscere il valore etico degli ingredienti garantiti da Campagna Amica che utilizziamo e con i quali comunichiamo le nostre tradizioni, ma soprattutto il nostro territorio”.
Da questo accordo, spiega a sua volta il presidente dell’Associazione Cuochi, Gianluca Drago “è nata quindi la recente, per noi molto positiva, collaborazione culminata con la cena della serata di Agri Young. Ma l’accordo non si ferma qui, un ampio numero di ristoranti che fanno capo all’associazione, ha deciso di aderire a Campagna Amica nel piatto, e quindi a breve - appena il tempo di completare le iscrizioni - in molti ristoranti aretini, anche nel cuore della città, sarà possibile gustare almeno una ricetta realizzata con prodotti provenienti dalle aziende accreditate Campagna Amica”.
“La figura professionale del cuoco in questi ultimi anni è cresciuta molto - spiega ancora Drago - ad esso oggi non solo il compito di preparare belle e gustose pietanze, ma un buon cuoco ha il dovere di conoscere le origini e la storia della nostra cucina tradizionale e di proteggere le tipicità dalla globalizzazione del gusto e dei sapori, dettata per tanti motivi dai nostri tempi. Ecco perché non poteva non realizzarsi un positivo incontro con Coldiretti Arezzo, con la quale abbiamo un amplissimo terreno condiviso e obiettivi comuni: la piena valorizzazione della filiera corta, della qualità in tavola, in modo da rilanciare insieme, appieno, i territori e le tradizioni promuovendo anche, in questo modo, un turismo consapevole”.

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