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18 Gennaio 2011
SIT IN DI COLDIRETTI A MONTECITORIO

In 1000 dalla Toscana per chiedere l’approvazione della legge “Disposizioni in materia di etichettatura e di qualità dei prodotti alimentari” da parte della Commissione Agricoltura della Camera. In altre parole: per mettere la parola fine sotto un iter durato oltre dieci anni, nel corso dei quali Coldiretti  con le  associazioni dei consumatori ha combattuto una battaglia decisa per la chiarezza e la trasparenza degli alimenti. Questa mattina i pullman partiti da tutte le province della regione sono arrivati a Roma per presidiare piazza Montecitorio e per offrire ai rappresentanti istituzionali e ai parlamentari di maggioranza e opposizione una degustazione di salsiccia made in italy. Un colorato pressing per spingerli a varare la norma: uno strumento indispensabile per salvaguardare la salute e per difendere le produzioni italiane.
Ecco i punti più importanti:
 
Etichettatura dei prodotti alimentari. Si prevede l’obbligo dell’indicazione del luogo di origine o di provenienza e, in conformità alla normativa dell’Unione europea, dell’eventuale utilizzazione di ingredienti in cui vi sia presenza di organismi geneticamente modificati (OGM) in qualunque fase della catena alimentare, dal luogo di produzione iniziale fino al consumo finale. Questo consentirà di assicurare ai consumatori una completa e corretta informazione sulle caratteristiche dei prodotti alimentari commercializzati, trasformati, parzialmente trasformati o non trasformati,  e per rafforzare la prevenzione e la repressione delle frodi alimentari. Per gli alimenti trasformati poi sarà necessario indicare  il luogo dell’ultima trasformazione sostanziale e il luogo di coltivazione o allevamento della materia prima agricola prevalente utilizzata. Il Ministero dello Sviluppo economico e quello delle Politiche Agricole, sentite le organizzazioni maggiormente rappresentative a livello nazionale nei settori della produzione e della trasformazione agroalimentare e acquisiti i pareri delle competenti Commissioni parlamentari, con cui verranno definite le modalità per l’indicazione obbligatoria, nonché le disposizioni relative alla tracciabilità dei prodotti agricoli di origine o di provenienza del territorio nazionale, si impegnano a emanare entro sessanta giorni dall’approvazione della legge i decreti interministeriali che definirannoi, relativamente a ciascuna filiera, i prodotti alimentari soggetti all’obbligo dell’indicazione e il requisito della prevalenza della materia prima agricola utilizzata nella preparazione o produzione dei prodotti. La norma fissa anche la sanzione: chi mette in commercio prodotti privi dell’indicazione d’origine rischia una pena pecuniaria che può arrivare ai  9.500 euro.

Stop ai prodotti tarocchi. In base alla norma sull’etichettatura l’omissione delle informazioni sull’origine dei prodotti costituisce pratica commerciale ingannevole. L’origine andrà dichiarata in etichetta e non potrà essere omessa neppure nella comunicazione commerciale, per non indurre in errore il consumatore. Niente più pubblicità con le colline toscane per promuovere prodotti preparati con materie prime provenienti da fuori regione.

Tutela del formaggio Dop. La norma vieterà l’utilizzo del nome del formaggio Dop nell’etichetta per miscele di formaggi, in cui la Dop è inferiore al 20 per cento.  

Promozione.  La legge contiene  provvedimenti  utili per la promozione di contratti di filiera e di distretto a livello nazionale e all’istituzione di un Sistema di qualità nazionale di produzione integrata.

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