Coldiretti Toscana chiede percorsi di partecipazione finalizzati al miglioramento dell’offerta turistica. Con l’introduzione a Firenze dal 1° luglio della tassa di soggiorno, Coldiretti invita le pubbliche amministrazioni a confrontarsi con tutte le associazioni di categoria, per condividere gli obiettivi a cui saranno indirizzati i proventi della nuova tassa. Secondo quanto disposto dal decreto sul federalismo fiscale, infatti, anche altri comuni della Toscana potrebbero scegliere di introdurre la nuova tassa, se predisporranno l’Osservatorio turistico di destinazione, ovvero lo strumento che consente di rientrare nella lista dei comuni classificati turistici dalla Regione. Dopo il capoluogo quindi, molti comuni della Toscana nel 2012 potrebbero decidere di introdurre questa tassa che ricade interamente sui turisti, ma che rende i gestori delle strutture ricettive dei veri e propri sostituti d’imposta. “Crediamo che l’introduzione della tassa di soggiorno – commenta Roberto Maddè, direttore di Coldiretti Toscana –, oltre a garantire l’equilibrio di bilancio degli enti locali, debba anche contribuire al miglioramento dell’offerta turistica. Occorre mettere in campo – spiega Maddè - scelte di lungo periodo e riforme strutturali capaci di portare risultati duraturi nel tempo per non penalizzare gli operatori del settore e l’economia del turismo dei comuni in cui sarà introdotta”. La destinazione delle risorse, secondo quanto previsto dal decreto governativo, è molto ampia e parla di “interventi in materia di turismo”. Per questo, Coldiretti Toscana chiede di investire risorse non solo per la funzionalità dei centri storici ma anche per valorizzare le aree periferiche, come strade bianche, segnaletica, azioni promozionali sulla campagna e sui prodotti tipici. La tassa varia da 1 a 5 euro a notte, a seconda delle tipologie e delle stelle delle strutture recettive e oltre a comprendere alberghi e affittacamere, riguarda anche gli agriturismo e le residenze d'epoca.
12 Luglio 2011
TASSA DI SOGGIORNO