La Toscana è il brand più imitato e contraffatto al mondo. Vale oro: oltre 6 miliardi di euro il Made in Tuscany agroalimentare nel mondo secondo una stima di Coldiretti. Più del doppio del totale del valore delle esportazioni di cibo, vino ed olio oltre i nostri confini. Se ne parla a Taste, il salone del gusto organizzato da Pitti Immagine, con Coldiretti Toscana, Consorzio Toscano IGP e Unaprol, in occasione dell’incontro alla Teste Arena sul fenomeno dell’italian souding in programma lunedì 6 febbraio (ore 12.00) con Fabrizio Filippi(Consorzio Olio Toscano IGP), David Granieri (UNAPROL Consorzio Olivicolo Italiano), Francesco Maggi (Casabase) e Beatrice Ughi (Gustiamo).
E’ un fenomeno vergognoso quello dell’Italian Sounding che inganna i consumatori di tutto il mondo con etichette, immagini o scritte che richiamano il nostro paese. Vino, olio, formaggi, salumi ma anche dolci: tutto quello che rimanda alla Toscana a tavola viene taroccato, contraffatto, imitato provocando un danno enorme alle imprese agricole, all’occupazione e all’immagine del nostro Paese. Per denunciarlo Coldiretti ha allestito a Taste la prima galleria dei clamorosi falsi a tavola. In bella mostra, al Piano Attico, c’è il Chianti svedese “imbottigliato” in tanica ed il Wine Kit per il vino fai-da-te che arriva dal Canada, l’olio “Tuscan Sun” Made in Usa così come il “Salame Tuscana” che i venditori assicurano prodotto nel rispetto di una antica tradizione ma con un approccio moderno, il Pecorino Toscano fatto in Brasile e molte altri orrori internazionali.