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23 Dicembre 2011
TERRA E’ DONO DI DIO DA COLTIVARE E CUSTODIRE

Il pensiero del Consigliere Ecclesiale Don Gabriele Gerini
E’ ancora vivo nella nostra mente il ricordo recente dei colori autunnali delle nostre vigne “raccontano” la bellezza della nostra campagna. L’autunno intorno a noi ci ha ricordato che tutto scompare e muore per una nuova vita, in attesa di una nuova vita. Dice Gesù: “se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto”. (Gv. 12,24). Il Natale, con la nascita di Gesù Cristo, ci fa riscoprire la presenza di Dio in mezzo a noi. “E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi”. (Gv. 1,14). L’abitare di Dio in mezzo a noi è vita, salvezza, pace, speranza e progetto per tutti noi. Diciamo tutto questo pensando alla crisi economica globale del momento che investe anche il mondo rurale e la nostra agricoltura. Dio venendo ad abitare in mezzo a noi ci prendere per mano e ci invita ad un impegno, ad un cambiamento, pensando, progettando e operando per un presente ad un futuro diversi e migliori. Si avverte nel momento presente, più di quanto si pensi, il “bisogno” di campagna: dei valori, dei sapori e dei profumi della nostra campagna. Un ritorno alla campagna, quindi, un bisogno di terra nel senso di un nuovo rapporto tra l’uomo e la terra, in cui la terra è riscoperta come dono di Dio e risorsa. Una terra da coltivare e custodire che offre nuove opportunità di lavoro e di sviluppo. E’ davanti a noi, però, anche la triste realtà della campagna abbandonata o coperta dal cemento. Pensiamo poi, ai problemi agricoli ed economici che attendono una soluzione. Capiamo l’importanza ed il bisogno di un’etica che ci invita a guardare alla persona. Più in generale dobbiamo porre la nostra attenzione al rapporto tra impresa ed etica e tra economia, finanza ed etica. La Coldiretti, avendo come punti di riferimento la dottrina sociale della Chiesa e l’enciclica “Caritas in Veritate” di Benedetto XVI, manifesta il suo impegno con progetti che guardano al futuro con speranza. E’ bene ricordare con Benedetto XVI che “Solo con Dio c’è futuro”. Ed i nostri vescovi nel Messaggio per la Giornata del Ringraziamento scrivono: “Solo con Dio, infatti, c’è il gusto del lavoro. Solo con lui il sudore della fronte è asciugato da mani solidali. Dio entra così nelle nostre fatiche, si fa compagno di strada di ogni nostro passo, verso mete luminose di speranza”.
Natale sarà per tutti la riscoperta di Gesù che abita in mezzo a noi e che educa il suo popolo con il suo amore e la sua Parola. Sarà Natale se Gesù sarà accolto con gioia da tutti noi nel cammino e nel lavoro quotidiano.
Auguri e Buone Feste Natalizie a tutti i coltivatori., alle loro famiglie e a tutta la “famiglia” della Coldiretti Toscana.

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