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22 Settembre 2016
TESTO UNICO TAGLIA 1,3 MILIONI ORE DI BUROCRAZIA IN TOSCANA

Approvato alla Camera dei Deputati
Un risultato di una lunga mobilitazione per liberare le energie del settore più dinamico del Made in Italy agroalimentare che ne rappresenta la principale voce dell’esportazione. E' quanto ha affermato Coldiretti nel commentare positivamente l’approvazione del Testo unico del vino da parte della Camera dei Deputati.
Burocrazia molto più leggera per il vigneto toscano. Le “scartoffie” attualmente pesano 2,6 milioni di ore sulle spalle dei viticoltori della regione delle 58 denominazioni di origine (11 Docg, 41 Doc e 6 Igt). L’arrivo del testo unico sul vino taglierà del 50% il tempo dedicato alla burocrazia che dal vigneto alla bottiglia rende necessario adempiere a più di 70 pratiche che coinvolgono 20 diversi soggetti che richiedono almeno 100 giornate di lavoro per ogni impresa vitivinicola per soddisfare le 4mila pagine di normativa che regolamentano il settore.
I 2,6 i milioni di ore che i viticoltori toscani, direttamente o indirettamente, destinano a tali adempimenti burocratici costano oltre 19 milioni di euro, secondo la stima elaborata da Coldiretti Toscana.
“E’ questa una delle notizie attese dagli agricoltori. Da tempo Coldiretti stava conducendo una vertenza per lo snellimento delle procedure, in particolare per la vitivinicoltura. Questo testo – ha commentato Tulio Marcelli, Presidente Coldiretti Toscana - è ampiamente condiviso e raccoglie molte nostre proposte che consentono di ridurre gli oneri anche economici a carico delle imprese senza abbassare la soglia di garanzia qualitativa attraverso i controlli”.
Il testo unico tra l’altro porterà alla revisione del sistema di certificazione e controllo dei vini a denominazione di origine ed indicazione geografica con un contenimento dei costi, ma anche semplificazioni sulla normativa accise da lungo tempo attese e norme per garantire trasparenza sulle importazioni dall’estero e - continua Coldiretti - a sostegno delle esportazioni del vino Made in Tuscany. La Toscana del vino, sesta regione per produzione, con oltre il 90% della produzione a denominazione di origine ha esportato, nel 2015, 900 milioni di euro di vino all’estero, in pratica una bottiglia su cinque italiana bevuta oltre confine, e ha prodotto circa 300milioni di bottiglie.
“Per le imprese che costituisco il tessuto vitale della vitivinicoltura dei nostri territori, la burocrazia ha un peso specifico enorme nella quotidianità. – spiega Antonio De Concilio, Direttore Coldiretti Toscana – Ogni pratica richiede impegno di tempo, che si traduce in impegno tolto all’attività aziendale e, quindi, al prodotto. Il testo va nella direzione che vogliamo: recuperare ore di lavoro e risorse economiche, da poter reinvestire nel miglioramento di competitività per azienda e prodotto, potenziando azioni di marketing e cogliendo le grandi opportunità offerte dall'internazionalizzazione. Coldiretti avverte il dovere di sostenere le proprie aziende in tale processo”.

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