La campagna toscana si conferma anche in questo 2025 tra le mete più ambite per Pasqua ed i ponti di primavera. La combinazione perfetta di più festività che consentono di mettere in fila ben nove giorni di vacanza utilizzando solo tre giorni di ferie, è un’occasione troppo ghiotta soprattutto per gli italiani: molti di loro hanno già scelto e sceglieranno con un occhio al meteo gli agriturismi per rigenerarsi godendosi relax, buon cibo e la vita all’aria aperta. Nelle quasi 6 mila strutture toscane il tasso di occupazione è prossimo al 90%. A dirlo è Terranostra Toscana, l’associazione degli agriturismi di Coldiretti Toscana in vista della Pasqua e della Pasquetta. La Toscana è la capitale del turismo rurale con una intensità agrituristica 5 volte superiore rispetto alla media nazionale.
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“Registriamo numeri importanti per i prossimi ponti nei nostri agriturismi sia alla voce pernottamento che ristorazione: siamo intorno al 90% per i pernottamenti. Come da tradizione questo periodo dell’anno, che segna la riapertura a pieno regime di molte strutture, è ad appannaggio dei turisti italiani. – spiega Marco Masala, Presidente Terranostra Toscana – Se il meteo ci assiste avremo un grande avvio di stagione: c’è grande ottimismo tra gli operatori che confidano anche nei last minute per riempire gli ultimi posti ancora disponibili. Chi sceglie di soggiornare in agriturismo sceglie di vivere un’esperienza vera”.
Reduce dal Vinitaly dove la Toscana degli agriturismi di Terranostra ha portato la sua lunga esperienza sull’enoturismo, il settore sta vivendo una vivacissima fase, in controtendenza rispetto agli altri settori agricoli, con una crescita costante delle strutture (+2,3%) che propongono a fianco del pernottamento, una moltitudine di esperienze, sempre più innovative e al passo con le richieste dei turisti, che spaziano dalle degustazioni di vino, olio e prodotti aziendali alle passeggiate con gli alpaca, dai corsi di pittura tra gli iris in fiore ai laboratori di cucina e panificazione, dall’agri-enduro elettrico per i più sportivi alle fattorie didattiche per i più piccoli, dai massaggi con le creme a base di ingredienti naturali alla caccia al tartufo e cosi via. Attività che affiancano la ristorazione, in crescita del 2,8% così come le degustazioni aziendali (+5,8%): pilastri di un turismo rurale da primati proposto da quasi 4 mila agriturismi con il cibo che è la prima esperienza associata alla vacanza in Toscana ancora prima della cultura e del divertimento secondo Noto Sondaggi. Porte di accesso a borghi, paesi e aree interne, gli agriturismi permettono ai i turisti di scoprire ed arricchirsi conoscendo quella parte di Toscana più intima e meno “famosa” che vive di agricoltura, pazienza e stagionalità.