Il movimento turistico toscano è in ripresa ma ancora molto distante dai livello del 2019. A dirlo è Coldiretti Toscana sulla base dei dati divulgati dall’Istat relativi ai primi nove mesi del 2021 dai quali si evidenzia che le presenze dei clienti negli esercizi ricettivi sono in crescita (+27,2%) ma inferiori al 2019 (-38%). Presenze in meno che hanno avuto pesanti ripercussioni sulla spesa turistica con un ammanco di oltre 10 miliardi di euro a livello nazionale per l’intero anno 2021 rispetto a prima della pandemia, con 1/3 delle perdite che hanno colpito i consumi in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per l’acquisto di cibo di strada e souvenir delle vacanze. “A mancare all’appello sono soprattutto i turisti stranieri, che hanno una elevata capacità di spesa per alloggio, alimentazione, trasporti, divertimenti, shopping e souvenir, e che sono bloccati alle frontiere dall’avanzare dei contagi e dalla misure di restrizione adottate. Ma a calare sono state anche le presenze nazionali soprattutto nelle festività di fine anno mentre risultati più positivi si sono registrati nel periodo estivo. – spiega Fabrizio Filippi, Presidente Coldiretti Toscana – A salvare, in parte il settore, sono stati gli italiani ed il turismo di prossimità dove a far la parte del leone sono stati i piccoli borghi e centri storici di cui la nostra regione è straordinariamente ricchissima; luoghi che trasmettono sicurezze, bellezza e libertà”.
A garantire l’ospitalità nei piccoli centri è soprattutto una la rete composta da oltre 5 mila strutture agrituristiche e 90 mila posti letto spesso situati in zone isolate della montagna o della campagna in strutture familiari con un numero contenuto di posti letto e a tavola e con ampi spazi all’aperto, sono forse i luoghi dove è più facile, nell’estate del Covid, garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio fuori dalle mura domestiche. Nonostante gli italiani, la stagione 2020 per il settore agrituristico si è chiusa con un pesante - 41,2% su base regionale nei confronti del quale ha inciso il - 66,7% di presenze straniere. In soccorso delle strutture agrituristiche, oltre ai contributi in favore delle imprese turistico-ricettive - codice Ateco 55.20.52 (attività di alloggio connesse alle aziende agricole) -decreto del Ministero del Turismo del 24 agosto 2021, è in liquidazione l’eccezionale aiuto temporaneo per l’agriturismo e le fattorie didattiche della Regione Toscana finanziato con la sottomisura 21.1 del Psr Feasr 2014 – 2020 destinato a quasi 4.500 imprese. “Questa misura, a cui abbiamo lavorato a stretto contatto con la Regione Toscana, consentirà di liquidare alle imprese ammesse importi variabili tra i 2.000, 3.000, 5.000 e 7.000 euro. – conclude il Presidente di Terranostra, Luca Serafini – La situazione resta ancora complicata ma Coldiretti e Terranostra continuano a lavorare per stare al fianco delle aziende in un momento così delicato”.