L’etichettatura di origine su tutti i prodotti alimentari comunitari è una battaglia di civiltà a tutela del reddito degli agricoltori e della salute dei consumatori. La vice presidente ed assessora regionale all'agroalimentare, Stefani Saccardi ha firmato la petizione promossa da Coldiretti per chiedere al prossimo parlamento UE di estendere l'indicazione di origine su tutti i prodotti alimentari. La firma sulla petizione di iniziativa popolare lanciata durante la mobilitazione del Brennero a cui hanno partecipato migliaia di agricoltori ed allevatori è avvenuta in occasione della visita al mercato di Campagna Amica che si tiene ogni sabato mattina al Parco delle Cascine, polmone verde a due passi dal centro di Firenze. La vice presidente aveva sostenuto, così come tutta l’amministrazione regionale, la raccolta di firme a sostegno della legge contro il cibo sintetico approvata dal Parlamento lo scorso 16 novembre sulla spinta anche delle firme di 30 mila firme toscani e 100 amministrazioni locali.
L’obiettivo della nuova petizione di Coldiretti è raccogliere un milione di firme per dire basta ai cibi importati e camuffati come italiani e difendere la salute dei cittadini e il reddito degli agricoltori. Come? estendendo l’obbligo dell’indicazione di origine in etichetta a tutti i prodotti alimentari in commercio nell’Ue. La campagna #nofakeinitaly può essere sostenuta firmando in tutti i mercati contadini di Campagna Amica e negli uffici Coldiretti presenti su tutto il territorio.
La mobilitazione di Coldiretti rappresenta anche una risposta all’attacco arrivato dalla Corte dei Conti Ue nell’Audit concluso lo scorso dicembre in merito ai decreti italiani sull’etichettatura d’origine per pasta, riso, derivati del pomodoro, latte e formaggi, salumi, considerate ostacoli al libero commercio nonostante l’elevato e legittimo interesse dei consumatori a conoscere l’origine della materia prima di quanto mette nel piatto.