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27 Giugno 2008
Vino, tutto pronto per il Programma nazionale di sostegno

È alle battute finali la scrittura del programma nazionale di sostegno per il settore vitivinicolo previsto dalla nuova Ocm vino. Il piano - di durata quinquennale, ma modificabile annualmente - dovrà essere definito entro il prossimo 30 giugno e notificato a Bruxelles per la verifica di rispondenza alle nuove norme.
Le linee guida sono state definite con l’accordo Stato-Regioni dello scorso 20 marzo che ha fissato quali misure l’Italia attiverà, quando e per quanto tempo saranno attive e le risorse loro destinate.
L’accordo politico del 19 dicembre scorso in seno al Consiglio dei Ministri agricoli dell’Ue ha assegnato all’Italia per finanziare il Programma Nazionale di Sostegno 238 milioni di euro per il 2009, 298 milioni per il 2010, 294 milioni per il 2011, 341 milioni per il 2012 e 337 a partire dal 2013.
Il Piano prevede l’attivazione delle seguenti misure:
Promozione dei vini sui mercati extra-Ue. Consentirà di rafforzare l’immagine del vino sui mercati emergenti. Le risorse assegnate a questa misura sono ridotte il primo anno, ma diventano crescenti nel quinquennio fino a raggiungere circa un terzo del totale del budget assegnato (102 milioni di euro a partire dal 2013).
Ristrutturazione e riconversione dei vigneti. Stimolerà l’azione di ammodernamento degli impianti viticoli, supportando gli investimenti per riconversione varietale o per miglioramento della collocazione e delle tecniche di gestione del vigneto. Il miglioramento della qualità e il contenimento dei costi di produzione delle uve da vino sono considerati strategici. Anche questa misura a regime vede circa un terzo del budget totale assegnato (104 milioni di euro dal 2013).
Investimenti. Migliorerà la redditività delle aziende vinicole mediante l’utilizzo di nuove tecnologie, infrastrutture, implementazione di nuovi e più moderni processi produttivi, sviluppo di nuovi prodotti. Questa misura sarà attiva solo a partire dal 2010 e prevede una assegnazione crescente fino a 77 milioni di euro nel 2013.
Distillazione dei sottoprodotti. Garantirà il rispetto delle prestazioni viniche nelle regioni dove le vinacce e le fecce non hanno ancora utilizzazioni (agronomiche o energetiche) alternative, evitando che la gestione dei sottoprodotti arrechi danni all’ambiente. Rispetto al passato, la misura non prevede il pagamento di un prezzo minimo di acquisto a favore dei produttori; pertanto le risorse assegnate (in media 42 milioni di euro l’anno) andranno alle distillerie che avranno però l’obbligo di ritirare i sottoprodotti presso le cantine.
Distillazione di vino per la produzione di alcool alimentare. è una profonda rivisitazione della precedente distillazione “facoltativa”. La misura sarà attivabile solo fino al 2012 e beneficerà di risorse decrescenti nel periodo (circa 39 milioni di euro nel 2009, poco più di 11 milioni nel 2012).
Aiuto all’utilizzo di mosti. Rappresenta la misura di compensazione a favore dei produttori di vino che nelle aree del Mediterraneo (la zona viticola C) non possono utilizzare lo zucchero (consentito nei paesi dell’Europa continentale) per aumentare la gradazione dei propri vini, ma solamente mosti concentrati o rettificati. La misura sarà in vigore fino al 2012, con risorse decrescenti nel quadriennio (da 73 milioni di euro nel 2009 a circa 49 milioni nel 2012).
Il Piano prevede anche la fissazione di una cosiddetta “Riserva”, che ha una dotazione di 10 milioni di euro l’anno che potrà essere utilizzata o per l’attivazione di una eventuale distillazione di crisi, nel caso si verificassero le condizioni, oppure per aumentare le risorse a favore delle altre misure, in primis verso quella di ristrutturazione dei vigneti.

 Guarda la tabella finanziaria allegata all’accordo Stato-Regioni  
 

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