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4 Agosto 2022
SICCITA’: CAMBIAMENTI CLIMATICI, MAREMMA A RISCHIO DESERTIFICAZIONE SENZA INVASI

I cambiamenti climatici sono in cima alla liste delle preoccupazioni del mondo agricolo. La dimostrazione è stata la grandissima partecipazione all’incontro su “I cambiamenti climatici in Maremma: criticità, prospettive e soluzioni” promosso da Coldiretti Grosseto che si è tenuto giovedì 4 luglio alla Tenuta di Alberese (Strada del Mare, 25) in località Spergolaia Alberese. La maremma è tra i territori della Toscana più colpiti dall’emergenza siccità. All’incontro hanno partecipato insieme al Presidente di Coldiretti Toscana e Delegato Confederale per Grosseto, Fabrizio Filippi e al Direttore provinciale, Milena Sanna, il Presidente del Consorzio di Bonifica 6 Toscana Sud, Fabio Bellacchi; l’amministratore unico del Lamma, Bernardo Gozzini; il direttore dell’Anbi, Fabio Zappalorti; il Direttore di Anbi nazionale, Massimo Gargano; il vice presidente della Regione Toscana, Stefania Saccardi; il direttore di Coldiretti Toscana, Angelo Corsetti.

Le soluzioni per affrontare un futuro dove la siccità sarà sempre più ricorrente, e come conseguenza anche gli incendi,  ci sono:100 anni fa in maremma il problema era  la troppa acqua. Oggi è esattamente il contrario. – ha spiegato Fabrizio Filippi, Presidente Coldiretti Toscana - Come testimoniano i numeri Lamma il livello di piogge non è mutato di molto negli anni, mentre sono variate le modalità con cui piove. La risposta strutturale è riattivare gli invasi laddove sono già esistenti anche a causa di problemi burocratici, autorizzativi e gestionali, e crearne di nuovi in quei territori che sono sprovvisti. Solo in questo modo riusciremo a garantire il futuro alla nostra agricoltura, alle imprese agricole e al turismo rurale evitando lo spopolamento di intere aree. Se non cogliamo questa opportunità tra 10 anni le nostre campagne diventeranno come deserti”.

In questo senso la Regione Toscana aveva approvato il fondo di rotazione da 1,2 milioni di euro su sollecitazione di Coldiretti ed Anbi Toscana e si è subito attivata con il Governatore Eugenio Giani che sta lavorando, insieme a tutti gli attori coinvolti, per una legge che semplifichi la realizzazione degli invasi. Coldiretti, rappresentata dal direttore regionale, Angelo Corsetti, ha partecipato a tutti i tavoli. L’ultimo nella giornata di oggi. “Abbiamo consegnato al presidente Giani – ha anticipato Filippi - una nostra proposta che possa condurre alla modifica della legge 64/2009 riuscendo così a sfruttare gli invasi già esistenti censiti dal Lamma”.

Posizione ribadita dal Direttore di ANBI Nazionale, Massimo Gargano, che nel suo intervento ha ricordato come “perdiamo in mare 89% dell’acqua piovana. Dobbiamo necessariamente almeno triplicare la quantità acqua raccolta che oggi è appena l’11%”. In Toscana oggi sono esistenti 15 invasi che hanno una capacità di 6,3 milioni di metri cubi. “ANBI insieme a Coldiretti hanno da tempo lavorato sul piano laghetti composto da piccoli e medi bacini realizzati senza cemento e arginati con le stesse terre di scavo, in grado di raccogliere l’acqua in modo particolare dai torrenti collinari. La stessa acqua affinata sarebbe utile anche come acqua potabile, per ricaricare la falda e contrastare il cuneo salino e per le attività legate al contrasto degli incendi. È una sfida per il futuro che offriamo al governo in un’ottica di visione collettiva”. La funzione degli invasi non è solo quella di raccogliere acqua per fini irrigui ma anche per contrastare gli incendi: altra emergenza che va di pari passo con la siccità e che in queste settimane ha martoriato la maremma.

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